Provincia, multe: migliora la riscossione «ma non pagate 6 su 10»

Il punto anima il Consiglio in Broletto in occasione dell'adozione del rendiconto 2021: crediti di dubbia esigibilità per 153 milioni
Notifiche di contravvenzioni elevate dalla Polizia Provinciale - © www.giornaledibrescia.it
Notifiche di contravvenzioni elevate dalla Polizia Provinciale - © www.giornaledibrescia.it
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Il caso multe torna a infiammare il Consiglio provinciale. Nel 2021 la capacità di riscossione di palazzo Broletto è migliorata, salendo al 40%. Resta che sei sanzioni stradali su dieci non vengono pagate. E che, sommando gli arretrati degli scorso anni, nel bilancio della Provincia si sono accumulati 153 milioni di «crediti di dubbia esigibilità». Di fatto multe che si cerca di recuperare tramite l’Agenzia delle entrate ma che difficilmente entreranno nelle casse del Broletto.

Una situazione che si trascina da tempo e che ieri è riemersa nel dibattito per l’adozione del rendiconto 2021, vale a dire la fotografia di quanto e come la Provincia abbia incassato e speso lo scorso anno.

Il quadro

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia e ai primi segnali del caro-energia, nel 2021 i conti del Broletto hanno retto bene e lasciato un «avanzo disponibile di 7,3 milioni» ha rimarcato la consigliera delegata Diletta Scaglia. Un tesoretto prezioso per il 2022, dove bisognerà far i conti seriamente con il caro-bollette (illuminazione pubblica, riscaldamento scuole...). Il rendiconto dice poi quanto la Provincia sia tornata ad investire, soprattutto in scuole e strade: lo scorso anno oltre 58 milioni di euro, ben 23 milioni nell’edilizia scolastica dove, nel 2014, si investivano solo 3 milioni.

Le multe

Ma il nodo su cui si sono scaldati gli animi sono state, come sempre, le multe. Nel 2021 la Provincia ha staccato «sanzioni per violazione al codice della strada» per 37 milioni e 946mila euro. Ne ha incassati 15,2, il 40,18%. «Il dato è in miglioramento» ha spiegato Scaglia. Nel 2020 ci si era infatti fermati al 30,42% (38,7 milioni accertati, 11,7 riscossi), nel 2019 al 26,07% (47,9 milioni accertati, 12,5 riscossi). Resta che sei multe su dieci non vengono pagate, ha attaccato il centrodestra. E soprattutto negli anni si è accumulata una cifra enorme di «residui attivi che non riusciamo a portare a casa» ha spiegato Massimo Tacconi (Lega).

Gli arretrati

Le multe non pagate finiscono nei «crediti di dubbia esigibilità», 132 milioni a fine 2020, 153,5 milioni a fine 2021. L’azione di recupero è complessa e affidata all’Agenzia delle Entrate. La media degli ultimi anni dice che di quel gruzzolo si recupera il 6,8%. «C’era un impegno formale a migliorare questa capacità di recupero, i dati ci dicono che non è avvenuto» ha insistito Tacconi. Così l’avanzo di amministrazione 2021 vale ben 211 milioni. Ma 15,5 sono, appunto, «crediti di dubbia esigibilità». «È grave, è il 75% dell’avanzo totale, segno di una cattiva gestione» ha incalzato Gianpaolo Natali (FdI).

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«In questo rendiconto c’è solo una gestione ordinaria - ha aggiunto Daniele Mannatrizio (FdI) -. Mancano lungimiranza, visione, fantasia. Per recuperare le multe non pagate bisognerebbe fare di più». Una lettura respinta dal presidente Samuele Alghisi. «Abbiamo fatto vari tentativi, progetti pilota con soggetti esterni, senza risultati incoraggianti. A bilancio mettiamo per prudenza solo le multe incassate. Se ci sono idee concrete per migliorare, siamo pronti ad accoglierle».

Si tratta però di un problema comune a tutti gli enti locali, soprattutto alle Province. «Ma il trend si sta invertendo» ha sottolineato Antonio Bazzani (Pd). Alla fine il rendiconto è stato adottato con l’astensione del centrodestra. Domani si terrà l’assemblea dei sindaci per il parere vincolante. Poi l’approvazione definitiva del consiglio provinciale.

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