Prostituzione: sette arresti, cento denunce

Sette persone arrestate, cento quelle denunciate. Sono solo alcuni numeri dell'operazione Rose rosse che ha coinvolto Brescia e provincia.
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Sette persone arrestate in flagranza di reato, cento quelle denunciate in stato di libertà; 38 gli appartamenti sottoposti a sequestro preventivo in sei comuni della provincia di Brescia, 5 gli alberghi e 2 i locali notturni cui sono stati posti i sigilli.
In tutto, un patrimonio immobiliare del valore di 24 milioni di euro che è stato strappato dalle mani di sfruttatori e favoreggiatori della prostituzione e dell’immigrazione clandestina.

Sono i numeri dell’operazione «Rose rosse» condotta dagli agenti di polizia locale di Montichiari, Rezzato, Sirmione e Darfo Boario Terme, della questura, della guardia di finanza, dei vigili del fuoco e della polizia provinciale di Brescia e coordinata dalla Procura della Repubblica. Un’ottantina le ragazze nigeriane, cinesi, colombiane, romene, brasiliane che si prostituivano, spostandosi da un’area all’altra della provincia a seconda della domanda.

«Prostitute d’alto bordo» dicono gli investigatori, che quando parlavano di «rose rosse» si riferivano agli euro: oltre 200 a prestazione. Da qui il nome dell’operazione coordinata dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi: «È solo l’inizio dell’attività investigativa - ha affermato -. Con tutte le forze di polizia vogliamo salire di livello: colpire le persone che sfruttato il fenomeno dell’immigrazione clandestina, non gli sfruttati, perchè l’integrazione va fatta nella legalità».

Tra gli arrestati anche un romeno ingaggiato dal gestore di uno degli alberghi sequestrati affinchè facesse tacere le ragazze a suon di minacce; l’uomo è anche arrivato a tentare di investire con un’auto alcune di loro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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