Progetti sociali innovativi: in gara c'è «MamiVoice»

Fino al 7 ottobre si può votare il progetto bresciano di Alfredo Bigogno che permette di far ascoltare la voce della mamma ai neonati prematuri
MamiVoice, progetto bresciano in gara
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È stato selezionato tra i progetti finalisti di «NatiPer», il concorso di Axa dedicato a chi ha un’idea innovativa per migliorare il futuro della nostra società. 

MamiVoice, il sistema di vibro-trasduzione, ideato dall’architetto Alfredo Bigogno, che permette di far ascoltare la voce della mamma e dei propri familiari ai neonati prematuri, partecipa da oggi alle votazioni finali. Il progetto sociale più innovativo vincerà un premio di 50mila euro.

Per sostenere l'unico progetto bresciano in gara è possibile esprimere il proprio voto on line sul sito natiperproteggere.it selezionando la video-storia preferita. C'è tempo fino al 7 ottobre.

 

 

«Questo sistema - spiega Bigogno - non solo permette ai nati pretermine di sentire il suono della voce materna, ma anche di avvertire le vibrazioni emesse dalle onde sonore. Nell’utero materno, infatti, più che con le orecchie, il feto sente tramite le vibrazioni. Con MamiVoice riproduciamo lo stesso effetto nell'incubatrice».

Il sistema è già utilizzato nel reparto di Terapia intensiva neonatale del Civile e sarà adottato anche dal San Raffaele di Milano, dove uno studio, condotto in Neonatologia e Patologia neonatale su 160 neonati ha dimostrato che un’assistenza «olistica», che si concentra sul benessere dell’individuo, porta all’autonomia nell’assunzione del cibo in meno tempo rispetto ai prematuri assistiti in modo standard. Dall’incontro tra i ricercatori del San Raffaele, la onlus milanese Intensamente coccolati, con l’associazione Mami Voice di Bigogno è nata l’idea di partecipare al concorso «NatiPer».

 

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