Processo Shalom, chiesto il trasferimento a Venezia

Il processo Shalom è iniziato in Tribunale con la richiesta del trasferimento del procedimento a Venezia
Il Palazzo di Giustizia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un processo iniziato con la richiesta di trasferimento del dibattimento a Venezia. Si tratta di quello a carico di Suor Rosalina Ravasio, fondatrice della comunità per recupero di tossicodipendenti Shalom e di altri 42 imputati, tutti accusati di maltrattamenti e sequestro di persona all’interno della struttura di Palazzolo. 

A chiedere il trasferimento è stato l’avvocato Marco Zambelli, legale di suor Rosalina. Si cambi sede perché il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno è considerata parte offesa perché padre di una persona ritenuta soggetto passivo del reato” ha spiegato in aula il legale.

Il collegio giudicante dovrà decidere sul trasferimento del processo così come sull’accoglimento della lista testi presentata dai difensori degli imputati. Un avvocato ha inserito tra i testimoni da ascoltare in aula anche lo stesso procuratore capo Tommaso Buonanno, altri due legali hanno chiesto di poter ascoltare la moglie, mentre quasi tutti gli avvocati della Difesa hanno inserito nella lista testi uno dei due figli del procuratore di Brescia. Non quello che era tra i 36 accusatori di Suor Rosalina, ma il fratello.

Nella sua memoria presentata ai giudici l’avvocato Zambelli ha chiesto poi conto dell’archiviazione di un procedimento a carico di Tommaso Buonanno per un reato connesso all’intera vicenda, cui il pm Leonardo Lesti fa riferimento a pagina 1040 della sua relazione. "Dell’archiviazione però", stando a quanto riferito dal legale,  "non c’è traccia negli atti processuali, ma solo un rimando. Perché?" Ha chiesto il legale.

Le risposte sono attese nell’udienza del prossimo 14 luglio.       

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