Primi frutti dall'albero della pace

A dieci anni dalla piantumazione nel chiostro del Monastero di Santa Giulia, l'albero di cachi, detto anche albero della pace, ha dato finalmente i primi frutti. La pianta arrivò a Brescia nel 2000 grazie al botanico Masayuki Ebinuma che, con i semi dei frutti di un albero di cachi sopravvissuto all'esplosione nucleare di Nagasaky, riuscì a far nascere nuove piantine, che poi furono distribuite in tutto il mondo nell'ambito del «Kaki Tree Project».
Proprio una di quelle piante, ha prodotto i rigogliosi cachi consegnati ieri dall'assessore ai bambini di tre classi delle scuole elementari Calini e Santa Dorotea, che a loro volta pianteranno i semi e faranno nascere nuove piante nelle rispettive scuole.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato