Preso a pugni in strada dopo un litigio: l’aggressore scappa in monopattino

È accaduto alla luce del sole. E davanti a testimoni, rimasti fermi a guardare. Alcuni addirittura si sono preoccupati di riprendere la scena con il telefonino senza pensare di avvertire le forze dell’ordine.
«Ad eccezione di un ragazzo straniero che ha chiamato i soccorsi», racconta la vittima di un’aggressione in mezzo alla strada e in un orario di punta.
Giuseppe Bastiani ha 70 anni, è affetto da disabilità, è costretto alla sedia a rotelle, e pochi giorni fa è stato colpito al volto dopo un diverbio stradale in via Chiusure in città. «Prima tre pugni in faccia, poi spintoni e infine un altro pugno», spiega la vittima che era in compagnia della moglie anche lei strattonata. Il referto medico sintetizza al meglio quanto accaduto: l’uomo ha riportato la fratture delle ossa nasali, contusioni lacero contuse al volto e una contusione alla mandibola. Prognosi di 20 giorni.
Del suo aggressore al momento non c’è traccia anche se la Polizia locale da alcune immagini registrate dalle telecamere installate in strada avrebbe indicazioni chiare sul responsabile. Che è scappato a bordo del monopattino, usato come su una pista da slalom speciale. «Un ragazzo sui 30 anni che viaggiava davanti a me con questo monopattino, continuando a zizzagare tra le vetture», spiega il 70enne che era al volante della sua auto. «Ad un certo punto mi ha tagliato completamente la strada passando da destra a sinistra. Ho frenato, riuscendo ad evitarlo e ho suonato il clacson».
La risposta? «Si è girato, mi ha mostrato il dito medio e allora ho replicato che avrebbe dovuto ringraziarmi per essere riuscito ad evitarlo» ricostruisce il 70enne. «Dopo una ventina di metri mi sono fermato per fare delle commissioni e quando sono sceso dall’auto per prendere le stampelle dal baule, mi si è presentato davanti il ragazzo con il monopattino. Prima ha tentato di investirmi e poi è passato alle mani». Pochi minuti ma, stando al racconto della vittima, decisamente violenti. «Ha iniziato a insultarmi e mi ha colpito con tre pugni. Ho cercato di difendermi, ma era impossibile mettermi in salvo da un ragazzo di 30 anni, ben piazzato e per nulla intenzionato a lasciarmi andare».
Giuseppe Bastiani invita la moglie a chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine. «Ma lui non si è fermato. Mi ha sferrato un altro pugno in piena faccia e poi mi ha spinto in auto».Ultimo atto di un’aggressione avvenuta davanti ad alcuni passanti. «E la cosa che mi fa più rabbia - conclude la vittima - è che nessuno sia intervenuto per darmi una mano, per fermare il ragazzo o quantomeno per chiamare i soccorsi».
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