Premio Bulloni: Diavoli Rossi, in volo nel cielo della solidarietà

Dal sesto Stormo di Ghedi raccolte fondi per l'Ail, collaborazioni con Abe e visite emozionanti per i piccoli pazienti
Al lavoro. Il comandante col. Laicata in riunione con i suoi collaboratori
Al lavoro. Il comandante col. Laicata in riunione con i suoi collaboratori
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«Ho provato tanto orgoglio e stupore appena ce lo hanno comunicato». Il colonnello pilota Giacomo Lacaita, comandante del Sesto Stormo di Ghedi, non nasconde l’emozione per l’assegnazione ai Diavoli Rossi del premio «Umberto Gnutti» nell’ambito del Premio Bulloni.

A venire riconosciuto è l’impegno che ormai da molti anni caratterizza la presenza dell’Aeronautica Militare nel territorio bresciano, non solo nei rapporti con le istituzioni ma anche attraverso iniziative solidali. Come la grande raccolta fondi che i Diavoli Rossi hanno organizzato lo scorso autunno insieme all’Ail e che ha permesso di donare 10mila euro a favore degli Spedali Civili di Brescia per il progetto di ampliamento del reparto di Ematologia. «Sentiamo il dovere di restituire ai bresciani quello che da anni ci danno con la loro ospitalità e il loro affetto - continua Lacaita -. Da qui discende il nostro spirito solidale, che non è solo del Sesto Stormo ma di tutta l’Aeronautica Militare».

Di lunga data è la collaborazione tra i Diavoli Rossi e l’Associazione Bimbi Emopatici, come pure l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, così come la presenza del comando di Ghedi a «Sei ruote di Speranza», l’evento all’autodromo di Monza che vede tra gli altri una rappresentanza dei Diavoli Rossi con dei mezzi aeronautici per cercare di far trascorrere una giornata indimenticabile a tutti i bambini con disabilità.

Inoltre, il personale del Sesto Stormo è vicino all’Associazione italiana contro il Neuroblastoma con donazioni periodiche e collabora con i volontari della Casa della Misericordia di Ghedi. «Cerchiamo di dare tutto l’aiuto possibile con le forze che abbiamo a disposizione» conclude Lacaita, che ricorda che l’anno prossimo l’Aeronautica Militare compirà cento anni: «Vogliamo fare una grande celebrazione e ancora tanta solidarietà, sicuramente questo riconoscimento ci spinge a fare sempre di più».

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