Porte aperte al 112: come funziona la gestione delle emergenze

Nel 2018 sono state 1.385.000 le chiamate al Nue, che smista quelle di Brescia, Sondrio, Pavia, Lodi, Mantova e Cremona
PORTE APERTE AL 112
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Sono state 1.385.000 le chiamate a cui l’112, che smista quelle di Brescia, Sondrio, Pavia, Lodi, Mantova e Cremona (3 milioni di utenti totali circa) ha risposto nel 2018, vale a dire 3.800 al giorno. A questi si aggiungono i turisti nella stagione estiva.

Open day per i bresciani che oggi hanno potuto vedere con i propri occhi come funziona il servizio.

 

 

 

  • Open day alla centrale del 112
    Open day alla centrale del 112
  • Open day alla centrale del 112
    Open day alla centrale del 112
  • Open day alla centrale del 112
    Open day alla centrale del 112
  • Open day alla centrale del 112
    Open day alla centrale del 112
  • Open day alla centrale del 112
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  • Open day alla centrale del 112
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  • Open day alla centrale del 112
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  • Open day alla centrale del 112
    Open day alla centrale del 112

 

La localizzazione dell’emergenza è rapida, anche se si chiama dal cellulare, soprattutto se si usa l’app Where ARE U, scaricabile da qualsiasi smartphone, che fornisce una gelocalizzazione molto precisa.

Una volta ricevuta la richiesta d'aiuto, l'operatore localizza l'evento e la tipologia di emergenza, per poi smistarla alla centrale di secondo livello. In caso la chiamata fosse in una lingua straniera, la centrale è dotata di traduttori sempre reperibili, pronti a interpretare la richiesta d'aiuto.

L'efficienza è il fiore all'occhiello dell'unità: la media del tempo di risposta è tre secondi e mezzo.

Ancora troppi i falsi allarmi, il 54% delle chiamate: dagli scherzi, alle telefonate fatte da bambini che giocano con il cellulare dei genitori, a quelle che partono da sole.

 

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