Pneumatici e sicurezza stradale: i risultati dell'indagine a Brescia

L'annuale edizione di «Vacanze Sicure» sullo stato delle gomme dei veicoli condotta dal Servizio Polizia Stradale con Assogomma
Controllati 363 veicola a Brescia, nell'indagine «Vacanze Sicure» - © www.giornaledibrescia.it
Controllati 363 veicola a Brescia, nell'indagine «Vacanze Sicure» - © www.giornaledibrescia.it
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Due anni di pandemia, recessione economica e guerra hanno fatto registrare un segno fortemente negativo sul ricambio del parco circolante, ma anche sulla manutenzione delle automobili. Lo confermano i dati dell’indagine «Vacanze Sicure», condotta dal Servizio Polizia Stradale, in collaborazione con Assogomma, su quasi 13.500 vetture di cui 2.325 in Lombardia.

Il rapporto aveva lo scopo di verificare lo stato delle gomme delle auto e le loro possibili avarie, come ad esempio la profondità del battistrada, che per legge deve essere almeno di 1,6 mm. I dati elaborati sono sconfortanti e si può dire che siano mediamente i peggiori di sempre.

In Italia risultano immatricolate quasi 40 milioni di vetture con un’età media di 12 anni e 3 mesi, di cui 59% con oltre 10 anni di età: i dati confermano che con l’aumentare dell’età dei veicoli crescono anche le irregolarità, come le mancate revisioni, i danneggiamenti dei pneumatici e le disomogeneità per asse. Queste non conformità, unite al caldo, alle lunghe percorrenze e al sovraccarico delle auto in occasione degli esodi estivi, è prevedibile possa avere un impatto negativo sulla sicurezza stradale.

A Brescia

Nella nostra regione sono stati effettuati controlli su un campione di 2.325 veicoli. I risultati dicono che il 2.2% delle autovetture oggetto dell’indagine non presenta una profondità dei pneumatici conforme (minimo di 1,6 mm).  Ma non finisce qui. Emerge come il 20.11% dei veicoli non abbia un equipaggiamento omogeneo. Si tratta di quei mezzi che montano pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure sono equipaggiate con due pneumatici invernali sull’asse trattivo e due estivi al posteriore, il cosiddetto «equipaggiamento misto».

Di tutte queste autovetture il 2,48% riporta danneggiamenti visibili ad occhio nudo. Si tratta di ernie o tagli profondi che possono causare un cedimento strutturale del pneumatico, quindi lo scoppio. Questa casistica riguarda soprattutto il periodo estivo, quando le temperature esterne sono particolarmente elevate, il manto stradale è rovente e le vetture sono gravate di un carico di passeggeri e bagagli.

Infine l’1,38% dei veicoli è privo di omologazione. Si tratta di una non conformità particolarmente grave che prevede, oltre ad una sanzione pecuniaria, la possibilità del ritiro della carta di circolazione.

I risultati dell'indagine evidenziano infine che negli ultimi anni gli automobilisti non solo non hanno sostituito la loro automobile, ma non hanno nemmeno provveduto alla manutenzione.

Il mercato dell’auto è a picco con un trend in ulteriore peggioramento negli ultimi mesi. «É evidente che gli incentivi all’acquisto di nuove vetture non sono sufficienti a stimolare il rinnovo del parco macchine, che purtroppo continua ad essere sempre più vetusto, perché gli italiani non hanno sufficienti disponibilità economiche - spiega Fabio Bertolotti direttore di Assogomma -. È quindi necessario prevedere anche incentivi per la manutenzione dei veicoli con una particolare attenzione a quei dispositivi che hanno una rilevanza fondamentale per la sicurezza stradale come ad esempio pneumatici e freni».

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