Piergiorgio Cinelli e la vittoria improvvisa sul fumo

Dopo la Giornata mondiale senza tabacco, continuano le testimonianze di chi ha deciso di smettere di fumare
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C’è chi impiega anni, chi ci ricasca e chi da un momento all’altro ha detto basta. Come il nostro fotografo Pierre Putelli, che si accese la prima sigaretta a 11 anni, ma che una domenica mattina di 37 anni fa (era il 23 ottobre del '77) decise di smettere dopo essere arrivato a fumare cinque pacchetti al giorno. O come Piergiorgio Cinelli, che ci racconta il suo addio alle sigarette dopo la Giornata mondiale senza tabacco, appena trascorsa. E come lui, siete stati in molti a raccontare la vostra esperienza su facebook o scrivendo a gdbweb@giornaledibrescia.it  per motivare chi è lì sul crinale, tra la voglia di buttare via il pacchetto e quella di aprirlo per fumare l’ultima. 
 
«Sono stato fortunato - ci scrive Cinelli -: ho fumato un pacchetto di sigarette al giorno (anche con l’intento di "arrochire" la mia voce troppo limpida per i miei gusti musicali Soul) dai 16 ai 30 anni. Poi, nel 1991, era appena scoppiata la prima guerra del golfo, le sigarette non mi piacevano più, mi faceva letteralmente schifo il sapore del fumo in bocca. Quindi smettere è stato facilissimo, fortunatamente. Credo che il mio organismo, ad un certo punto, abbia elaborato questo sistema di rifiuto per impedirmi di continuare ad assumere sostanze dannose».
 

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