Pienone in centro, troppi ragazzi assembrati e ubriachi
Assembramento. Una parola entrata da un anno nel nostro parlare comune e di cui, ieri pomeriggio, si sono avute centinaia di rappresentazioni in centro storico, fino a tarda sera. Dopo settimane di socialità ridotta e con i centri commerciali chiusi era inevitabile: tutti se lo aspettavano e, bisogna riconoscerlo, le forze di polizia avevano dispiegato un altissimo numero di pattuglie. Il popolo dello shopping, quello delle famiglie e delle coppie alla ricerca delle occasioni degli ultimi saldi, quello che si spera possa dare ossigeno ai commercianti in apnea da settimane di chiusure, era solo una piccola parte delle migliaia di persone che si sono riversate in strada.
La stragrande maggioranza dei volti visti in centro storio, dalle pattuglie in auto o a piedi, dalle telecamere di sorveglianza, e anche dal cronista che ha percorso in lungo e in largo il cuore di Brescia, erano quelli di giovanissimi, per lo più minorenni, che hanno, in qualche caso, sfogato la loro voglia di socialità, purtroppo in molti altri sono andati oltre, «dimenticandosi» mascherine e distanziamento e diventando molesti quando l’alcol in corpo ha raggiunto livelli significativi. Le chiazze di vomito sui marciapiedi e sotto i portici ne sono stati la testimonianza. Il 118 ha soccorso almeno due ragazzini molto ubriachi, il più grave dei due, un sedicenne, a un passo dal coma etilico già prima delle 20.
La Polizia Locale, raccogliendo le segnalazioni dei residenti e controllando le telecamere, man mano che si formavano gruppi numerosi ha fatto avvicinare le pattuglie con i lampeggianti accesi. L’assembramento di gruppi di 20-30 ragazzini si scioglieva, per poi riformarsi, pochi minuti dopo, a qualche via di distanza. Da piazza Vittoria a via Antiche Mura, poi corso Magenta, via Tosio e infine, quando alle 18 i bar hanno chiuso, davanti alle serrande abbassate con i bicchieri in mano.
La parte orientale del centro storico era militarizzata per l’annunciata manifestazione della destra bresciana in piazza del Foro per commemorare le vittime delle Foibe. E in effetti, tra le 19 e le 20, il presidio, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, si è svolto senza intoppi o contestazioni. Tutto attorno, e per motivi del tutto slegati alle questioni storiche e politiche, purtroppo non si può dire lo stesso. Per prevenire eventuali azioni di disturbo Polizia e Carabinieri hanno schierato i reparti mobili e pattuglie ad ogni angolo di strada evidentemente con il preciso ordine di intervenire al minimo accenno di tensioni politiche. Ma gli animi, in piazzale Arnaldo, in vicolo San Siro, in vicolo dell’Aria si sono surriscaldati per altro: per una battuta di troppo, uno sguardo fuori posto. Pugni e ceffoni sono comunque volati. In centro storico la convivenza equilibrata, è ancora lontana.
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