Picchiato a Corte Franca: verso il processo per tentato omicidio

Lesioni gravi e permanenti dopo i calci e i pugni fuori dalla discoteca
L'incidente stradale diventato pretesto per il pestaggio - © www.giornaledibrescia.it
L'incidente stradale diventato pretesto per il pestaggio - © www.giornaledibrescia.it
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Non è morto, ma poco ci è mancato. Al risveglio si è ritrovato con le funzioni vitali seriamente compromesse e una prospettiva di vita pressoché azzerata. In queste condizioni si trova da qualche tempo il 32enne vittima suo malgrado del terribile pestaggio che segnò la notte del 6 novembre scorso, poco distante dalla discoteca Number One, a Corte Franca. Giancarlo Gramendola, il 22enne bergamasco di Caluso d’Adda che l’ha ridotto in fin di vita e che fu rintracciato qualche ora dopo l’aggressione, deve rispondere di tentato omicidio ed è prossimo al processo. Il sostituto procuratore Alessio Bernardi nei giorni scorsi gli ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini e si appresta a chiedere il suo rinvio a giudizio.

Cosa è successo quella notte

Il giovanissimo quella sera - stando alla ricostruzione degli inquirenti e alle testimonianze raccolte - si sarebbe scagliato contro il 32enne di Brembate pochi minuti dopo l’incidente stradale senza particolari conseguenze nel quale questi, insieme ad altre sette persone, rimase coinvolto. Lo avrebbe fatto con una violenza inusitata, sferrando calci e pugni pesantissimi. Il 32enne fu portato in Rianimazione al Civile di Brescia. Non è più stato quello che era.

Per Gramendola scattò l’arresto. Il 22enne aveva precedenti specifici per rissa e aggressione. Il 19 agosto 2020 - secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Merate - mentre si trovava in un bar in provincia di Lecco colpì un 69enne e lo mandò all’ospedale in prognosi riservata.

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