Picchia la moglie ammalata e il figlio disabile

Ha picchiato la moglie malata, il figlio disabile e la figlia. Mercoledì la ragazza ha confermato le accuse contro il padre.
Il servizio di Teletutto
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Ha picchiato lei, sua moglie, afflitta da una brutta malattia. Ha picchiato anche lui, il figlio disabile al 100%. Non è stato tenero nemmeno con la figlia. Oggi, dopo la separazione dalla donna e l'allontanamento da casa, è a processo con accuse che vanno dalle lesioni aggravate, ai danneggiamenti, dalle minacce, alle ingiurie alle violenze private.
 

Lui è un uomo di 52 anni. Era residente con la famiglia a Nuvolera, almeno fino all'ottobre del 2008, quando il menage familiare, secondo le testimonianze raccolte dal pm Leonardo Lesti, per colpa sua diventa insostenibile. Dopo la malattia della moglie - stando alla ricostruzione dell'accusa - l'uomo inizia una relazione clandestina. Che tale resta però per poco. La figlia più piccola scopre dei messaggi «compromettenti». Smascherato il cinquantenne reagisce in maniera spropositata. Per alcuni giorni non rincasa per la notte. Quando lo fa, è addirittura peggio.


Secondo la denuncia, la sua rabbia si sfoga fisicamente contro il figlio disabile per arrivare a livelli estremi il 15 ottobre di quattro anni fa. L'uomo si avventa contro la moglie ammalata brandendo un coltello. Viene fermato appena in tempo dalla figlia che allerta il 118 ed i carabinieri.

Mercoledì la stessa ragazzina, che all'epoca dei fatti aveva appena 13 anni, ha ripercorso quei terribili momenti e senza battere ciglio ha confermato le accuse mosse al padre.
Tra le prove raccolte contro l'uomo anche una fotografia che lei stessa aveva scattato nel momento dei soccorsi portati alla mamma. La donna, dopo aver ottenuto la separazione, è a processo come parte civile assistita dall'avvocato Alberto Scapaticci.
L'udienza è stata aggiornata al prossimo 16 aprile.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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