Piazze, asili, cultura: altri 20,6 milioni dal Pnrr per i Comuni

Dopo le risorse di fine 2021 accolte anche le istanze di Darfo, Concesio, Chiari, Gussago e Palazzolo
L’ex Conventone di Darfo beneficierà dei soldi del Pnrr - © www.giornaledibrescia.it
L’ex Conventone di Darfo beneficierà dei soldi del Pnrr - © www.giornaledibrescia.it
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A fine 2021 erano già arrivati 25,3 milioni di euro. Ma una manciata di Comuni bresciani era rimasta all’asciutto. Con loro molti municipi del nord Italia che si erano sentiti penalizzati dalle scelte del governo.

Così ai 1.771 progetti di rigenerazione urbana finanziati il 31 dicembre con le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), nei giorni scorsi se ne sono aggiunti altri 554.

A Roma hanno infatti destinato altri 905 milioni a questo capitolo di spesa. Obiettivo: sostenere «investimenti in progetti di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale».

Nuove risorse

Fatto sta che dopo la tranche di fine anno, il decreto del 4 aprile premia altri 5 Comuni bresciani che porteranno a casa 20,6 milioni di euro per i loro progetti: oltre 4,7 milioni a Darfo per tre interventi (ex conventone, palazzo Zattini e le piazze); 845mila euro a Palazzolo per il nuovo polo della cultura; 5 milioni a Chiari per la nuova caserma; 5 milioni a Gussago per riqualificare municipio e piazza Vittorio Veneto; 5 milioni a Concesio per nuovo asilo a Costorio e la riqualificazione del bocciodromo. In questo modo il bando per la rigenerazione porterà nel Bresciano poco meno di 46 milioni di euro, circa il 70% dei costi complessivi.

Le due fasi

A dicembre avevano già potuto esultare Desenzano (3,3 milioni per la nuova scuola Catullo, contributo che si aggiunge a quello regionale da 5,8 milioni), Brescia (18 i progetti presentati e finanziati con 15,7 milioni, dalla bonifica del parco di via Livorno alla riqualificazione del cimitero Vantiniano), Rovato (5 milioni per il polo culturale all’ex cinema Corso e il rifacimento del Foro Boario) e Lumezzane (1,2 milioni per il polo scolastico che si aggiungono ad un precedente finanziamento di 5,2 milioni).

Al tempo erano a disposizione 3,4 miliardi di euro che avevano coperto le prime 1.784 richieste (poi scese a 1.771 per alcune rinunce). Anci aveva chiesto uno sforzo al Governo per finanziare tutte le domande. Così a inizio aprile è arrivato il nuovo decreto che ha finanziato altre 554 opere in 146 Comuni del Nord, 9 del Centro e 14 Comuni del Sud.

Resta che nel complesso il 43% delle risorse è andato al Meridione, vincolo previsto dal bando. I tempi restano stretti. Entro 30 giorni i Comuni dovranno inviare a Roma l’atto di adesione. Il termine per l’affidamento dei lavori (stipula contratto) è fissato al 30 luglio 2023; entro il 30 settembre 2024 i Comuni dovranno aver realizzato almeno il 30% dei lavori. L’intervento dovrà infine essere pronto entro il 31 marzo 2026, «in linea con il termine di conclusione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».

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