«Più vittime per infezioni ospedaliere che sulle strade»

A dichiararlo l'on.Michela Rostan: 7.000 le vittime nei nosocomi per infezione contro la metà degli incidenti stradali
Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
AA


«Quanto sta accadendo a Brescia, con la morte del neonato a causa del batterio Serratia marcescens, e con il pericolo di contagio per gli altri piccoli ricoverati, è un campanello d'allarme serio che purtroppo viene sottovalutato in tutte le regioni». Lo ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan.

«Le infezioni ospedaliere mietono più morti di quanto ne provochino gli incidenti stradali. Sono 7.000 ogni anno i decessi per infezioni ospedaliere contro i circa 3.500 avvenuti sulle strade. Il nostro Paese non può sopportare tutte queste vittime ogni anno - aggiunge - perché nelle nostre strutture non si pone la dovuta attenzione alla disinfezione e alla decontaminazione. Ho sottoposto all'attenzione della Commissione Affari sociali questo delicatissimo tema e proporrò l'adozione immediata di misure straordinarie per ridurre il numero di contagiati al di sotto della soglia minima accettabile in un Paese come il nostro. Subito misure di controllo negli ospedali e utilizzo delle nuove tecnologie per decontaminazioni più efficienti». 

Intanto l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato che è stato dato mandato ad Ats Brescia di avviare una commissione d'inchiesta per verificare se dal punto di vista amministrativo e sanitario sono state seguite tutte le misure di sorveglianza e contenimento del batterio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia