Per il Distretto urbano del commercio 2 milioni di euro e 18 progetti

Per il triennio 2022-24 il piano di Regione Lombardia prevede supporti alle imprese, marketing, animazione e servizi ai visitatori
DUE MILIONI PER IL DUC
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Diciotto progetti per il Duc, il Distretto urbano del commercio nel centro storico di Brescia, per un valore di poco superiore ai 2 milioni di euro. Il piano di sviluppo che li contiene, denominato «Duc Brescia: tra commercio e cultura», è stato presentato a Regione Lombardia che non solo l’ha approvato come «progetto di eccellenza», ma lo ha finanziato con 630mila euro.

A questo gruzzoletto vanno ad aggiungersi 1 milione e 20mila euro dal Comune di Brescia e 300mila euro dalla Camera di Commercio.

Obiettivi

Il piano, con i 18 progetti per concretizzarlo, persegue obiettivi chiari, sintetizzabili in 8 direttrici: supporto alle imprese, rigenerazione e qualità urbana, servizi comuni offerti a imprese, utenti e visitatori, riutilizzo degli spazi sfitti, marketing e comunicazione, animazione e attrattività, monitoraggio e governance. Con oltre 2 milioni a disposizione partono gli interventi che mirano a sostenere e sviluppare il Distretto urbano del Commercio investendo sulla promozione, certo, ma passando anche da un’analisi rigorosa dei dati e da proposte innovative.

Per realizzare i 18 progetti c’è tempo fino a dicembre 2024 e quindi il 2023 sarà centrale, per seminare e farli fiorire. «Un approccio tecnico-scientifico il nostro - ha detto l’assessore al commercio Valter Muchetti - per conoscere la città, il mercato e i loro limiti per poi intervenire. Diciotto progetti che non sono altro che politiche attive per il Duc e che non avrebbero senso di esistere senza una visione della città dietro».

I progetti

Nel concreto cosa si farà? Le prime due azioni, la zero e la uno, sono bandi rivolti alle aziende, il primo da 200mila euro in conto capitale, il secondo in parte corrente da 100mila euro. Il secondo punta, con 400mila euro, a interventi sull’asse dello shopping. Poi c’è, terzo punto, il ruolo chiave del manager del Distretto, oggi Giovanni Fontana, rinnovato ogni anno. Quarta azione, con 240mila euro di dotazione, è lo «Shopping in comodità», forse l’azione che verrà percepita più concretamente da clienti e visitatori insieme al già presentato «Babysitting per lo shopping» che ha un plafond di 40mila euro.

I punti 6 e 8 puntano sulle sinergie, il primo con i consorzi locali, il secondo per macro eventi (come con la Fiera). Dicevano prima che tra gli obiettivi c’è anche quello di diminuire i negozi sfitti: ecco che, dopo un 2022 in cui si è riusciti ad occuparne 36, i punti 9 e 10 vanno proprio in quella direzione, stringendo un patto di collaborazione con i proprietari.

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Ci sono poi due azioni, la 11 e la 12, che puntano alla promozione del Duc e di Brescia come capitale della cultura. Qui le cifre in campo sono, nell’ordine, 135mila euro per il triennio 2022-’24 e 95mila per il 2023. Ci saranno poi pacchetti ad hoc (progetto 13) per clienti dei negozi e visitatori dei musei eimplementazione dei servizi digitali (si sta studiando, attraverso Bresciapp, la possibilità non solo di vedere quanti posto sono disponibili nei parcheggi in struttura, ma anche di poterli prenotare).

Gli ultimi tre (16-17-18) riguarderanno l’evento «Bergamo-Brescia Capitale della Cultura» tra branding, comunicazioni via newsletter e iniziative enogastronomiche. C’è infine il corposo capitolo dedicato alle analisi (punti 7 e 15): da una parte, con l’aiuto del Dipartimento di Statistica dell’UniBs, si analizza ciò che è stato fatto finora e gli effetti;dall’altro si acquisiscono, rispettando la privacy, i dati di celle telefoniche e operazioni bancarie per capire flussi, provenienze, preferenze e movimenti. Come si fa nei centri commerciali.

E una prima analisi c’è già:«Domenica ci sono tantissime persone - dice il Duc manager Fontana -, quindi stiamo lavorando per delle aperture domenicali concordate con i commercianti».

«Un lavoro sinergico - ha sottolineato il manager in conferenza stampa - nato grazie al Comitato per lo sviluppo economico e locale composto dalla Loggia capofila, Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Associazione Artigiani, Cna, Confartigianato, Assopadana, Visit Brescia, Consorzio Brescia Centro e Comitato per lo sviluppo locale».

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