Per Felice Maniero pena confermata in Cassazione

Violenze fisiche e psicologiche verso la compagna: rigettato il ricorso dell'avvocato dell'ex boss del Brenta.
Faccia d’angelo, Felice Maniero - Foto © www.giornaledibrescia.it
Faccia d’angelo, Felice Maniero - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Lui ha ripetuto in ogni aula: «Finiti i soldi, finito l’amore». Ma secondo i giudici di primo grado, d’appello e ora anche di Cassazione, la relazione di Felice Maniero con la storica compagna Marta Bisello, era finita per le violenze fisiche e psicologiche alle quali l’ex boss del Brenta sottoponeva la donna.

Ieri la Cassazione rigettando il ricorso dell’avvocato Rolando Iorio, ha confermato la condanna a quattro anni per Faccia d’Angelo e ha messo la parola fine sull’ultimo capitolo della storia giudiziaria di Maniero. Un caso che era iniziato nell’ottobre 2019, quando l’uomo che aveva seminato morte e terrore in Veneto negli anni ’90, venne arrestato a Brescia per maltrattamenti sulla compagna. Da anni l’ex boss del Brenta viveva in città con una nuova identità e la compagna l’estate prima era riuscita ad ottenere il trasferimento in una struttura protetta.

«È evidente e logico il differente peso che può assumere una minaccia rivolta da un quisque de populo e una minaccia proveniente da un soggetto pregiudicato come Maniero, che aveva commesso reati di ogni genere» scrisse la Corte d’appello nelle motivazioni della sentenza di secondo grado aggiungendo che «appare del tutto coerente con la situazione descritta dalla donna stessa e resa ancor più verosimile dalla personalità di Maniero, quale emerge dai suoi impressionanti trascorsi di criminalità organizzata, denotanti uno spessore criminale tale da incutere verosimilmente sentimenti di notevole paura». Maniero, detenuto nel carcere di Pescara, dovrà ora attendere 90 giorni per conoscere le motivazioni della Cassazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia