Pensioni, la Furlan in città: «Scardinata la legge Fornero»

Spaccatura tra i sindacati sulla proposta avanzata dal governo Gentiloni. Per i bresciani «è una scelta logica»
PENSIONI, SCONTRO SULLA RIFORMA
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C’è attesa per l’incontro convocato a Roma tra il Governo Gentiloni e le sigle sindacali. Oggetto del tavolo saranno le modifiche al pacchetto sulle pensioni che farà parte della prossima Legge di Bilancio. Il Governo ha messo sul piatto due proposte, tra cui l’estensione delle esenzioni dall’aumento di cinque mesi per le categorie definite gravose anche alle pensioni di anzianità, oltre che alle pensioni di vecchiaia.

Una novità che però ha definitivamente spaccato i sindacati; e se la Uil mantiene una posizione moderata, Cigl e Cisl mantengono opinioni opposte sulla bontà del pacchetto proposto.

La leader della Cisl Annamaria Furlan, intervenuta a margine di un incontro con i delegati del sindacato a Brescia, ha spiegato le motivazioni dell’assenso ai cambiamenti della riforma sulle pensioni: «Abbiamo finalmente scardinato il concetto della legge Fornero che equipara tutti i lavori - ha riferito il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan a margine di un incontro con i delegati a Brescia -. I mestieri più usuranti come quelli del settore siderurgico, metalmeccanico, marittimo e agricolo non saranno interessati dal prolungamento, mentre stiamo vagliando la costituzione di una commissione che valuti la reale misura dell'impegno fisico dei lavori, così da poter ragionare più seriamente sul panorama professionale di oggi».

Di tutt’altro avviso Damiano Galletti, segretario generale della Cgil Brescia, che motiva la posizione del proprio sindacato: «Troppe poche le risorse utilizzate per una manovra che dovrebbe riguardare molti più soggetti».

La nuova riforma sulle pensioni interesserà migliaia di bresciani, che stanno seguendo con attenzione lo sviluppo degli accordi tra rappresentanti dei lavoratori e Governo. «E’ la scelta più logica – riferisce la maggior parte dei cittadini intervistati – che per i lavori usuranti ci sia una norma specifica, che tenga conto della qualità della vita di quei lavoratori».

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