Pena, carcere e libertà. La sfida delle idee

Si avvia a conclusione la seconda edizione del Premio Letterario «Palla al Piede» promosso da ACT con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Territoriale; tra poco meno di una settimana, infatti, si chiuderanno i termini per la consegna degli elaborati prodotti dagli studenti che dovranno pervenire agli uffici dell'associazione bresciana entro venerdì 20 aprile, via posta o via mail.
L'interesse dimostrato dai vari istituti scolastici nei confronti di questa importante iniziativa è stato tale da aver convinto la Giuria a prorogarne i tempi per la consegna, inizialmente fissati per lo scorso 6 aprile; nel frattempo stanno arrivando i primi scritti in vista della premiazione, prevista per l'11 maggio.
Sono trascorsi quindici anni da quando il giudice Giancarlo Zappa fondò l'Associazione di volontariato Carcere e Territorio che tuttora opera a Brescia per promuovere, sostenere e gestire attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica rispetto alle tematiche della giustizia penale e delle pene, della vita interna del carcere e del suo rapporto col territorio e allo stesso tempo portare avanti varie iniziative culturali e ricreative mirate, in vista anche di un futuro reinserimento in società dell'ex detenuto. Tra i vari servizi curati da ACT ci sono senza dubbio il volontariato in carcere, lo Sportello di Segretariato Sociale, la realizzazione del giornale Zona 508, l'organizzazione di un annuale progetto sportivo in carcere, la realizzazione e la promozione di un Cineforum estivo rivolto ai detenuti e la promozione del Premio Letterario «Palla al Piede».
Negli ultimi anni, infatti, l'Associazione Carcere e Territorio ha deciso di impegnarsi maggiormente per sensibilizzare i giovani alle problematiche, spesso ignote, della detenzione, portando avanti alcuni progetti come quello del Premio Letterario. La prima edizione, a fine 2010, promossa in occasione della tappa bresciana del premio itinerante dedicato a Emanuele Casalini, vide la partecipazione numerosa degli alunni delle scuole superiori bresciane e l'invio di un buon numero di testi apprezzabili; da qui, dunque, la scelta di mettersi in gioco per organizzare una seconda edizione del Premio.
La partecipazione al concorso è aperta a tutti gli studenti delle Scuole Secondarie di II grado di Brescia e provincia, purché producano un testo di un qualsiasi genere letterario, in lingua italiana, compreso tra una e tre facciate A4 e che contenga la parola «carcere» senza tuttavia trattare necessariamente di questo argomento.
Undici i giurati che dovranno valutare i testi degli studenti partecipanti: il professor Luigi Pati e la professoressa Carla Boroni, dell'Università Cattolica, la professoressa Federica Di Cosimo, referente per educazione, cittadinanza e legalità presso l'Ufficio Scolastico Provinciale, Andrea Arcai, assessore comunale alla Cultura, don Fabio Corazzina, già coordinatore nazionale di Pax Christi, Claudio Baroni, vicedirettore del Giornale di Brescia, Matteo Pedroni, educatore nel carcere di Aosta, Marco Bencivenga, vicecaporedattore di Bresciaoggi, Marco Toresini, caposervizio del Corriere della Sera di Brescia e Monica Cavalli, della Mistral Pubblicità, coordinati dal professor Carlo Alberto Romano, presidente di ACT. Il lavoro della giuria individuerà dunque le tre opere più meritevoli mentre un quarto testo sarà premiato sulla base dei voti ricevuti via web dai lettori che potranno esprimere la loro valutazione sul sito www.giornaledibrescia.it.
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