Pecore e capre sbranate in Maddalena: ipotesi lupi

È accaduto sul versante verso Nave, cauta la Polizia provinciale: «Nessuna segnalazione sulla presenza di un branco»
Alcune delle pecore uccise - © www.giornaledibrescia.it
Alcune delle pecore uccise - © www.giornaledibrescia.it
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Nella notte tra il 10 e l'11 dicembre attorno alle 4.30 il gregge di un trentatreenne che stava pascolando a Nave, sotto il monte Maddalena, è stato attaccato da alcuni animali. Due capre, cinque pecore e quattro capretti sono morti. Altre due capre e cinque pecore sono disperse. Ancora non è dato sapere con certezza se a uccidere gli animali siano stati dei lupi, oppure dei cani.

Secondo quanto riporta un comunicato diffuso dall’Associazione nazionale per la Tutela dell’ambiente e della vita rurali, «Scarola, mentre dormiva nel furgone, ha sentito abbaiare i suoi tre cani, ed è subito intervenuto, vedendo tre lupi che avevano saltato la recinzione elettrificata: che si trattasse di lupi, comunque ben visti dal pastore, è provato anche dal fatto che il bestiame ucciso sia stato azzannato con letale e quasi chirurgica precisione con un solo morso alla gola e, precisamente, al ganglio nervoso della regione retromandibolare. Altre capre e pecore sono rimaste sul terreno gravemente ferite». 

Preferisce invece restare cauta la Polizia provinciale, che oggi si è recata sul posto insieme a un veterinario di Ats per un sopralluogo. «Potremo avere informazioni precise non prima di una quindicina di giorni - spiegano -, quando arriveranno i risultati delle analisi genetiche. La presenza di tre lupi vorrebbe dire che c’è un branco stanziale in zona, cosa che ci sembra strana. Non abbiamo ricevuto altre segnalazioni». 

Sempre secondo quanto riportato dalla nota dell’Associazione per la tutela dell’ambiente, «il gregge di Scarola, composto da 150 tra capre e pecore, già un mese fa era stato predato dai lupi, con quattro capi uccisi».

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