Parco Montagnette, analisi discordanti ma l’inquinamento c'è

Il sindaco Groppelli: «Non abbiamo ragioni per chiuderlo, vietato movimentare la terra»
Una panoramica del parco Montagnette
Una panoramica del parco Montagnette
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Il parco delle Montagnette è pericoloso per la salute pubblica? La risposta va articolata. «Abbiamo fatto le varie verifiche nell’area, in collaborazione con Arpa - spiega il sindaco Roberto Groppelli - i nostri dati non coincidono, ma è chiaro che degli inquinanti sono presenti: rivolgendomi a tutte le autorità preposte ho chiesto quale fosse la cosa migliore da fare. Rimanendo fedeli al principio di precauzione, abbiamo quindi deciso di non chiudere il parco, in attesa di avere dati ancora più precisi, perché al momento ci è stato detto che non ci sono motivi per prendere questo tipo di decisione, ma di prendere alcuni accorgimenti». 

La scelta

L’unica eccezione sarà per le aree prive di erba e quindi con sabbia e terriccio, che non saranno agibili: «Questo per evitare che venga sollevata polvere o che il terreno venga movimentato». Il parco in via Marconi continuerà quindi a ospitare le tradizionali iniziative estive, come il cinema all’aperto, e altri incontri. Nessun problema nemmeno per l’area del chiosco e per la zona vicino alla casa degli Alpini, ancora perfettamente agibili. La zona che verrà probabilmente tenuta più sotto controllo sarà quella accanto alla piastra, ai piedi della montagnetta, quella che confina con l’autostrada: a quanto pare sarebbe quello il luogo a destare più preoccupazione.

«Finché non avremo dati più precisi, non abbiamo assolutamente nessun motivo di chiudere il parco - continua Groppelli -, in casi simili, gli accorgimenti presi sono stati gli stessi. Adesso non resta che continuare, a dimostrazione di quanto questa faccenda ci stia a cuore». A Roncadelle il parco delle Montagnette è finito nella bufera da ormai più di un anno: un’interrogazione del gruppo di opposizione CambiaAmo Roncadelle ha infatti sollevato la questione. Il Comune aveva infatti incassato circa 350mila euro per riqualificare il parco da Regione Lombardia: dopo i primi carotaggi nel giugno del 2020 è però emerso che il suolo fosse inquinato, i parametri non rispettati; l’Amministrazione guidata dal sindaco Groppelli ha dovuto quindi abbandonare il progetto, chiedendo e ottenendo il permesso di dirottare le risorse su altre opere, in particolare per lavori al Palazzetto. L’inquinamento sarebbe da imputare a ignoti e non dipende dall’Ente. Le analisi continuano.

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