Palazzo Novello, la sfida è trovare un nome... in rima

Dormire ne «Il sabato del villaggio», sognare beatamente tra le mura di «Meravigliosamente».

Nel cuore di Borgosotto di Montichiari c’è chi pensa... in rima per dare un nome alle camere del proprio hotel. È il caso del concorso «Una poesia per palazzo Novello», un’iniziativa alla quale Kenda e Nicoletta Novello, che gestiscono (oltre a esserne proprietarie) la struttura ricettiva, hanno affidato il compito di «battezzare» le 18 camere dell’albergo.

La sfida (a clienti, amici o semplici curiosi) è stata lanciata attraverso Facebook: trovare una poesia (in italiano o in dialetto, non importa) il cui titolo - con il solo obbligo di comunicare sentimenti di positività e ottimismo - possa identificarsi al meglio con suite, superior o classic.

Una scelta rivelatasi azzeccata, visto che - come conferma Nicoletta - «abbiamo già prorogato la scadenza del concorso al 18 febbraio. Fino ad oggi abbiamo ricevuto una quarantina di segnalazioni, a volte anche con poesie composte appositamente».

Certo, qualche contrattempo non è mancato: «Qualcuno magari - continua Nicoletta - ha suggerito poesie dal titolo troppo lungo, o dal tema eccessivamente cupo. Molti però hanno capito perfettamente l’idea che avevamo in mente. Anzi, alcune poesie scelte ci hanno proprio colpito».

Quello della brevità non è un vezzo, visto che si tratta pur sempre di dare un nome ad una camera. Serve quindi un concetto immediato e, nel contempo, suggestivo. Comunque, se vi sentite ispirati, non dovete fare altro che cliccare «mi piace» alla pagina Facebook di Palazzo Novello e seguire le istruzioni. Per i diciotto vincitori c’è in palio un aperitivo speciale a Palazzo Novello con tour guidato dell’antica dimora, che ospitò anche Tito Speri. Con una storia così nobile, un tocco di poesia non guasta davvero.