Palazzo Avogadro, a caccia di fondi per salvarlo

La Loggia sta cercando finanziamenti per riqualificare l'edificio di corsetto Sant'Agata, in gravi condizioni di degrado.
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AAA finanziatori cercasi. La Loggia è a caccia di fondi per ristrutturare Palazzo Avogadro, lo storico edificio che si affaccia su corsetto Sant’Agata. Per il momento il settore Lavori pubblici ha predisposto un piano da 1,7 milioni di euro per il rifacimento delle coperture, ma la cifra prevista per la ristrutturazione completa del palazzo raggiunge i dieci milioni. Si tratta di una stima, perché un progetto dettagliato e completo ancora non è stato predisposto. Prima infatti si andranno a cercare i soldi per finanziare il tetto. Attualmente sono disponibili finanziamenti dal Fondo Kyoto per il risparmio energetico, dal Gioco del Lotto e dal Ministero dei beni culturali: in queste direzioni si muoverà la Loggia, in collaborazione con la Soprintendenza. L’assessore ai Lavori pubblici Labolani ha anche rivolto un invito a imprenditori e privati perché sostengano l’opera. Il Comune non dispone dei fondi necessari: la situazione di bilancio è infatti radicalmente cambiata rispetto a  quando venne acquistata l'ex Oviesse, che sorge a pochi metri, immaginando una riqualificazione più generale della zona.

Palazzo Avogadro, che dispone di 1.37 metri di superficie coperta, versa in gravi condizioni: umidità e infiltrazioni stanno minando la struttura all’interno e all’esterno, oltre a minacciare concretamente alcuni preziosi affreschi. L’edificio, un tempo di proprietà della famiglia Avogadro, nel 1818 venne ceduto al Comune di Brescia da parte del conte Carini, erede dei conti Zanardi. Nel corso dell’Ottocento ospitò la Pretura. Dal 1912 è sottoposto a vincolo monumentale.

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