Paggetti e damigelle: il ruolo dei piccoli aiutanti nel giorno del «sì»
Spesso, ai matrimoni, si tende a considerare i bambini un «contorno», piccoli ospiti che devono essere invitati ma che vanno rabboniti grazie a un servizio di baby sitting o animazione, affinché i genitori possano godersi la festa in santa pace. Ma il loro ruolo, in realtà, non si riduce solo a questo, o almeno non per tutti. Ad alcuni potrà infatti essere conferito uno dei compiti più importanti: il trasporto delle fedi o l’accompagnamento della sposa all’altare.
Quello dei paggetti e delle damigelle è uno dei punti da non dimenticare nella «to do list» per un matrimonio davvero perfetto. Per farsi consigliare nel modo migliore anche su questo tema, l'appuntamento da non perdere è quello di «Sposi in Villa»: l'open weekend dedicato alle coppie prossime al grande passo in programma sabato 4 e domenica 5 novembre a Villa Fenarli a Rezzato. In vista dell'incontro, ecco alcuni consigli per la scelta dei vostri accompagnatori verso l'altare.
Alcune regole
Secondo il bon ton, paggetti e damigelle dovrebbero essere dai due agli otto al massimo (fino a 12 nel caso di un matrimonio principesco) e di età compresa tra i 4 e i 10 anni.
Va poi tenuto conto di alcune differenze tra le due categorie. I paggetti sono gli incaricati di aprire il corteo nuziale vestiti in tinta con le piccole damigelle e con il colore del matrimonio, e portano gli anelli nuziali. Le damigelle, invece, stringono nelle loro mani un cestino con dei petali di rosa o un bouquet di fiori. Le cosiddette «flower girls» lanciano poi i petali all’ingresso e, durante il rito, possono sedersi accanto ai testimoni di nozze o possono raggiungere i rispettivi genitori tra i banchi della chiesa.
Ma non è finita qui: il compito delle damigelle e paggetti bambini non termina con la cerimonia. Una volta conclusasi la festa possono essere validi aiutanti nel distribuire le bomboniere.
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