Padre disperato scrive alla Locale: arrestato il pusher che vendeva eroina al figlio

Sequestrati dalla Polizia Locale di Brescia 1,4 chili di sostanza pura in sassi oltre a 30 grammi di cocaina e denaro
L'arresto è stato effettuato dalla Polizia Locale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
L'arresto è stato effettuato dalla Polizia Locale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Ha preso carta e penna. E ha messo nero su bianco la sua disperazione. Non solo la rabbia, la paura e la frustrazione di un padre che vede i suoi figli alla deriva ma anche strade, orari, modelli di auto e colori della carrozzeria. Indicazioni abbastanza precise da orientare l’azione della Polizia Locale e portare, in pochi giorni, a chiudere il cerchio attorno ad un pregiudicato che spacciava eroina e al sequestro di due sassi di sostanza pura, ancora da tagliare, per un peso complessivo di 1,4 chilogrammi

Nella missiva recapitata al distaccamento della Locale di via San Faustino non c’erano firme e neppure nomi. Ma parole evidentemente scritte con il cuore in mano e con la rabbia di chi sente di aver perso qualcosa di prezioso: «I miei figli si stanno rovinando la vita per la droga», è stato l’attacco e nel resto delle righe una serie di indicazioni. Il nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale le ha esaminate una per una e si è messo al lavoro.

In qualche giorno ha individuato un tunisino classe 1965 che vive in un appartamento al villaggio Prealpino. Quando gli agenti si sono resi conto di conoscerlo, dato che lo stesso gruppo lo aveva arrestato nel 2010 in via Corsica proprio per spaccio, hanno avuto la certezza di essere sulla strada giusta.

L’indagine

Con una serie di appostamenti e pedinamenti gli agenti hanno ricostruito le sue abitudini e le tecniche che utilizzava per provare a non attirare l’attenzione delle forze di polizia. L’appartamento infatti era deposito e base operativa: lì usando frullatori e altre attrezzature specifiche tagliava i sassi di eroina con altre sostanze e preparava le dosi. Quaranta anche cinquanta alla volta.

Una volta pronta la merce si metteva al volante della vettura in cui aveva ricavato un doppiofondo dietro alla radio e partiva per il suo giro di consegne. Da Brescia verso la Fascia d’Oro e poi Montichiari e fino a Mantova. Prima di rientrare aveva esaurito le dosi e al loro posto aveva raccolto un mazzo di contanti. Quando lo hanno visto partire per uno di questi viaggi è scattato il blitz. In auto sono state trovate 40 dosi di eroina e le chiavi dell’appartamento.

Una volta all’interno è stato trovato un tavolino con alcune dosi già pronte e i segni chiari che molte altre erano state preparate nello stesso luogo. Tra le chiavi poi anche quella del lucchetto che chiudeva un grosso armadio nella camera da letto. All’interno oltre ai vestiti del 57enne tunisino è stato trovato anche il gosso della sostanza: 30 grammi di cocaina ma soprattutto due sassi di eroina pura ancora da tagliare per un peso complessivo di 1,4 chilogrammi.

Tutto il materiale è stato sequestrato insieme al denaro in contanti e ai bilancini di precisione. Un sequestro che riporta in primo piano il drammatico tema del prepotente ritorno dell’eroina sulle piazze di spaccio del bresciano, sostenuta da una forte domanda.

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