P. Vittoria, i commercianti:«I lavori ci uccidono»

Dopo anni di cantieri la piazza cittadina è vicina alla desertificazione commerciale. A rischio 12 lavoratori di Brixia Viaggi
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Dodici posti a rischio per il ridimensionamento dell’agenzia Brixia Viaggi: è solo l’ultima di una serie di chiusure che hanno portato piazza Vittoria ad avvicinarsi alla desertificazione commerciale, dopo anni di cantieri legati al metrobus. A breve termine, la prospettiva per i ventisette dipendenti della Brixia è la cassa integrazione fino a dicembre, ancora da sottoscrivere dopo i tre mesi di cig tra luglio e settembre, poi inizieranno gli esuberi. Il piano terra dell’agenzia verrà smantellato per risparmiare sull’affitto: resterà operativo solo il primo piano che continuerà ad ospitare le attività di tour operator e di business travel. Poco distante, in via Verdi, l’omonimo bar chiuderà i battenti a fin ottobre perché sotto sfratto, mentre l’edicola di piazza Vittoria è chiusa da giorni per protesta contro i disagi di un cantiere infinito: “I lavori ci hanno ucciso”, commenta l’edicolante Paolo Bertoletti.

La fine delle opere di risistemazione di piazza Vittoria è prevista per fine novembre, ma rischia di sforare fino ai primi giorni di dicembre. L’obiettivo è restituire la piazza completamente pedonalizzata e libera dalle auto in tempo per le iniziative natalizie. Poi servirà un lungo lavoro di rilancio di uno spazio segnato da otto anni di cantieri, dallo spostamento degli uffici comunali e della direzione delle Poste, che hanno contribuito a diminuire il passaggio, con la contestuale chiusura di molti esercizi commerciali. La zona è praticamente sparita dalle mappe dei bresciani e necessita ora di una riscoperta prima che il deserto si mangi tutto e che Vittoria, tra ex bar, ex cinema, ex negozi e un’ex banca, si trasformi in un’ex piazza.

Nel frattempo, il restauro del Bigio è proseguito: le parti spezzate sono state sanate, la statua è quasi pronta e dovrebbe ora essere sollevata per consentire gli ultimi interventi sul marmo. Il problema è: dove? La Loggia dovrà decidere dove collocarla, quel che è certo è che non tornerà in piazza Vittoria. Il basamento rinforzato su cui avrebbe dovuto svettare il Bigio resterà dunque vuoto. Anche in questo caso bisognerà stabilire cosa piazzarci. Il prezzo dell’operazione, tra lavori di restauro e opere strutturali, tocca i 460mila euro: togliendo il costo del trasporto (circa 120mila euro) mai avvenuto, resta comunque una cifra significativa che a questo punto Brescia non può permettersi di vedere sprecata.

 

Emanuele Galesi
e.galesi@giornaledibrescia.it

 

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