Operazione Lieta, trent'anni di aiuto ai bimbi
«Carissimo, vogliamo con te tentare un’operazione pazza: cercare mille persone che vogliano dare un pane per un anno a 220 bambini». È tutto partito da qui, da una lettera del 6 gennaio 1984 firmata padre Giancarlo Caprini, con una sfida che aveva del matematico: in dieci mesi, grazie al passaparola, raccogliere 100 milioni di lire da decine di benefattori, che poi diventarono mille, e poi ancora di più. Oggi Operazione Lieta, che da subito prese il nome della ragazza di Paderno Franciacorta fresca di diploma che partì per il Brasile come volontaria, conta oltre 8 mila sostenitori, bresciani e non. Ed in prima linea c’è sempre lei, Lieta Valotti: «Il nome è nato quasi per scherzo, ma ha portato fortuna. Sia a me che all’Operazione».
Che trova le risorse per andare avanti, nonostante il 2013 sia stato «un anno tosto in tutti i sensi», dalla «generosità di tante persone, che ci danno anche energia con entusiasmo e compartecipazione». Quelle che hanno portato le decine di persone che hanno riempito l’auditorium Capretti di via Piamarta, dove si è festeggiato il compleanno numero trenta dell’associazione onlus sempre pensando ai bambini di Fortaleza, metropoli di quasi due milioni e mezzo di abitanti nel nord est del Brasile; ai ragazzi che sono stati e che sono oggi accolti nella grande casa di Pacoti, a 35 chilometri dalla città, dove vengono dati loro un tetto sulla testa, una famiglia, un’istruzione. Così un’intera generazione, ormai, è stata salvata dalla strada, dalla violenza, dalla droga. Oggi sono 419 i bambini di Pacoti. E «quello che si fa in Brasile lo si deve soprattutto alla costanza ed alla perseveranza di coloro che ci hanno aiutato qui» assicura Angelo Faustini, compagno di vita e di missione di Lieta, che cercano di coinvolgere coloro che aiutano «con entusiasmo. Molte persone, poi, vengono a trovarci in Brasile e vengono contagiate dall’entusiasmo che c’è nel fare qualcosa per i bambini. E a loro volta contagiano altra gente, in un passaparola che ci permette di non chiudere le porte a coloro che ci chiedono una mano». E a portare a Brescia un pezzo di quell’entusiasmo che si respira nella missione piamartina di Pacoti ci ha pensato anche Teletutto, che ha realizzato e proiettato un breve reportage proprio per il compleanno di Operazione Lieta. Che guarda al 2014 con gli stessi occhi generosi ed entusiasti di 30 anni fa, nella speranza che «questo aiuto continui, nonostante la crisi e le difficoltà che molte famiglie hanno - ha detto Angelo Faustini -. E speriamo di riuscire a fare qualcosa di più. Il Brasile è un paese che cresce, ma che si dimentica di coloro che rimangono indietro». Per questo aiutare il prossimo, ha ricordato Lieta Valotti, sarebbe «per questa brescianità così pulsante e viva un modo di tenere viva la parte più bella, generosa e creativa si sé».
Elisa Bonomelli
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