Ono San Pietro riaccende il fuoco in calchera

Ci vuole tempo per accenderla e tempo per spegnerla, e poi tanta pazienza per svuotarla ed estrarre la calce ottenuta dalle rocce calcaree nel forno alimentato a legna. Oggi pochissimi sono in grado di farlo. Per fortuna qualche «calcheroch» a Ono San Pietro è rimasto, così come sono rimaste le antiche calchere; alcune solo dei ruderi, altre sono private, mentre la più grande è stata recuperata dall'Amministrazione comunale.
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Ci vuole tempo per accenderla e tempo per spegnerla, e poi tanta pazienza per svuotarla ed estrarre la calce ottenuta dalle rocce calcaree nel forno alimentato a legna. Oggi pochissimi sono in grado di farlo. Per fortuna qualche «calcheroch» a Ono San Pietro è rimasto, così come sono rimaste le antiche calchere; alcune solo dei ruderi, altre sono private, mentre la più grande è stata recuperata dall'Amministrazione comunale.

Oggi il loro utilizzo sfugge, perché la calce viene prodotta in maniera diversa e quell'articolato rito rimane solo una tradizione che va perdendosi. Una tradizione che i paesi del conoide della Concarena non vogliono dissolvere, perché fa parte della loro storia: in un certo modo è come incisa sulla pelle e sulle mani degli anziani.

È così che a Ono San Pietro, da tre anni, all'inizio dell'autunno si riaccende la vecchia calchera e per dieci giorni (il tempo necessario per rimetterla in funzione a tutti gli effetti e per poi spegnerla) si organizzano iniziative legate a quello che un tempo era un vero e proprio mestiere.

«Calchera e dintorni» parte mercoledì 29 settembre a si chiude domenica 10 ottobre: è un progetto di valorizzazione del territorio e del suo patrimonio materiale, immateriale e paesaggistico. Attorno alla calchera eventi, visite guidate, convegni e tanta festa.

Alle 10 di mercoledì il taglio del nastro, con l'accensione accompagnata da cenni storici su Ono, il territorio, la sua gente e le tradizioni. Tutte le mattine l'associazione «L'ontano verde» proporrà visite guidate e laboratori didattici (prenotazioni al 347-9709419), mentre alla sera c'è lo stand gastronomico «Mangià a la buna 'nsema ai calcherocc» . Ogni giorno saranno visitabili le mostre fotografiche «Intorno alla Calchera» e «Com'eravamo».

Nel fine settimana, mentre il fuoco della calchera arde, i prodotti tipici locali sono protagonisti di «Sapori e saperi ai piedi della Concarena», col mercato contadino e divertirsi con intrattenimenti folkloristici, musica, balli e teatro. Lunedì 4 ottobre, alle 10.30, c'è lo spegnimento della calchera, mentre il 9 e 10 si estrae la calce.

 

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