Omicidio Borin, disposta una perizia: prosegue il processo

Invece della sentenza prevista, verranno fatti altri accertamenti. Il 31 gennaio sarà conferito l'incarico a un perito
Il tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Non una condanna, né un’assoluzione. Ma una perizia. Invece di approdare a una sentenza, come previsto, è destinato a proseguire il processo a carico di Salvatore Spina, il 40enne badante di origini siciliane accusato dell’omicidio di Diva Borin, l’anziana trovata senza vita nel suo appartamento ad Urago Mella la mattina del 2 marzo di tre anni fa.

Il 31 gennaio il giudice dell’udienza preliminare Andrea Gaboardi conferirà l'incarico ad un perito per stabilire l’ora e le cause del decesso della donna: elementi decisivi sui quali le parti si sono a lungo scontrate arrivando a conclusioni opposte.

Stando alla ricostruzione dell’accusa Spina strangolò l’anziana con un foulard e le procurò la rottura del rachide cervicale. La donna morì tra le 22 della sera del 1 marzo e le 2 della mattina successiva. Il difensore del badante, l’avvocato Giacomo Nodari, ha sempre confutato questa ricostruzione. Spina quella sera lasciò l’appartamento dell’anziana alle 20,30. Per i consulenti della difesa, inoltre, non è possibile ipotizzare un’agonia tanto lunga.

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