Oltre 200mila ingressi ai musei: «Le grandi mostre? Una bolla»

Crescono i visitatori ai musei civici, con Santa Giulia che nel 2016 ha raccolto 145mila ingressi tra mostre e collezione
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Oltre 53mila ingressi nel 2016 per il Cinema Nuovo Eden (in aumento del 10% rispetto ai 48.976 dell’anno precedente), 202.400 visitatori totali registrati per il polo museale bresciano formato da Museo Santa Giulia, Parco Archeologico e Musei del Risorgimento e delle Armi in Castello (a fronte di quota 103.588 nel 2013 e 155.519 nel 2015), e 264.372 euro di incassi totalizzati dai rispettivi bookshop, con un aumento delle vendite del 249,58% rispetto ai 75.626 euro incassati nel 2013. 

Per l’amministrazione cittadina e la direzione della Fondazione Brescia Musei, l’inizio del 2017 è l’occasione per commentare i risultati dell’attività svolta sul patrimonio artistico e culturale della città. Andando nello specifico: dei 202.400 ingressi ai musei del 2016, 145.347 sono stati per Santa Giulia (nel 2015 erano 108.276), 42.547 per il Parco Archeologico (2015: 29.092) e 14.506 per i musei del Castello (2015: 18.153). 

«Questi 200mila visitatori raggiunti con anticipo di 2 anni rispetto alle nostre previsioni testimoniano l’impegno preso all’inizio del mandato» ha precisato la vicesindaco Laura Castelletti. Un trend che Massimo Minini, presidente della Fondazione, commenta così: «200mila potrebbero sembrare un regresso rispetto ai numeri stratosferici di anni fa, di quella che chiamavamo "bolla" ed è scoppiata. Oggi sono mutati radicalmente sistemi e modelli del fare cultura: lavoriamo sulla qualità e non sulla quantità. I grandi numeri? Sappiamo tutti come fare a farli: basterebbe tirare fuori dal cilindro qualche grande nome, ma il nostro obiettivo è quello di valorizzare il nostro di patrimonio, non comprarlo dagli altri». 

È del medesimo avviso il sindaco Del Bono: «Prima si investiva sulle grandi mostre senza curarci di restaurare o svelare il nostro patrimonio, oggi la rotta è invertita: sì anche alle grandi mostre ma non fini a sé stesse, bensì perché servano da traino per far conoscere i nostri siti e le nostre opere».

A proposito di mostre, entrando nello specifico delle singole iniziative in Santa Giulia emerge come dei 145.347 visitatori totali, 85.323 siano quelli registrati per la collezione permanente del Museo, 24.493 per la mostra «Christo & Jeanne-Claude. Water Projects», 20.586 per «Marc Chagall. Anni russi», 8.131 per «Roma e le genti del Po» mentre 6.814 per il doppio allestimento «Dada. La nascita dell’antiarte» + »Romolo Romani» (i dati di queste ultime si riferiscono al periodo ottobre-dicembre 2016). Numeri, obiettivamente, non da capogiro. 

Risponde Luigi Di Corato presidente di Brescia Musei: «Il contemporaneo non fa grandi numeri rispetto al resto della nostra offerta: sapevamo che era difficile e per questo non abbiamo mai parlato di obiettivi numerici da raggiungere. Con le mostre di Christo e Dada volevamo lasciare un segno dal punto di vista della ricerca scientifica e così è stato. In generale i risultati raggiunti derivano anche dallo sforzo per il potenziamento dei servizi educativi e dall’organizzazione di eventi collaterali come le proiezioni tematiche al Nuovo Eden in concomitanza con le mostre in Santa Giulia. Ma altri risultati arriveranno nel medio-lungo termine: ci vuole tempo per intercettare interlocutori». 

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