Nuovo marchio di qualità per il Fatulì

A Grevo, in località Pademla, c'è una roccia incisa - una delle tante - che riproduce una testa di animale. Gli studiosi e gli oriundi, soprattutto, l'hanno interpretata come il capo di una capra, forse un antichissimo antenato della capra bionda dell'Adamello. La razza autoctona (e in via di estinzione) da cui si ricava il Fatulì, un formaggio De.Co. e presidio Slowfood che sta divenendo sempre più ricercato e apprezzato, col suo caratteristico sapore affumicato alle bacche di ginepro.
È proprio questa capra preistorica che è finita per diventare il nuovo marchio «Fatulì Comuni della Valsaviore», depositato e fatto registrare presso la Camera di commercio di Brescia. Il bollino sarà concesso in uso a tutti quei produttori che ne faranno richiesta alla Commissione intercomunale, dimostrando di attenersi strettamente al disciplinare di produzione del formaggio.
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