Nuovo concorso per il primario di cardiochirurgia

Tar: respinta l’istanza sospensiva del ricorso del professor Muneretto
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L’Ospedale civile indirà un nuovo concorso per scegliere il primario della Divisione cardiochirurgica, funzione vacante da circa 20 anni dopo la partenza del prof. Ottavio Alfieri.

Quello dello scorso autunno è stato invalidato dal direttore generale, dott. Ezio Belleri, che ha riscontrato anomalie nella procedura concorsuale e contrasti tra i membri della commissione di valutazione, irregolarità confermate dal Tar che perciò ha respinto la richiesta del prof. Claudio Muneretto, direttore del Dipartimento scienze cliniche e sperimentali dell’Università statale di Brescia, volta, invece, ad ottenere dal tribunale di via Zima un provvedimento che legittimasse il risultato a lui favorevole, con conseguente attribuzione dell’incarico dato il suo primo posto nella graduatoria della selezione (3 candidati).

I giudici della Seconda sezione (presidente Giorgio Calderoni; consigliere relatore Stefano Tenca) hanno bocciato la domanda di Muneretto, condividendo le motivazioni ostative al conferimento del mandato declinate dal dott. Belleri: «Sono emersi contrasti (anche rilevanti) in seno alla commissione - ha confermato il consigliere Tenca nell’ordinanza pubblicata ieri - sia con riguardo agli errori materiali della tabella di valutazione dei curriculum sia in riferimento all’apprezzamento dei colloqui».

Per il Tar, «la riedizione dell’attività di giudizio (disposta dal direttore Belleri, ndr) appare giustificata, rispondendo a esigenze di prudenza e di chiarezza per il conferimento di un incarico di particolare spessore; ...la rinnovazione riguarderà gli stessi candidati esaminati». Quanto, infine, «al profilo del periculum in mora (il pericolo di un danno in attesa che il ricorso venga definito anche nel merito, ndr) il ricorrente mantiene intatte le chances di ottenere l’incarico». Peraltro i giudici hanno ricordato che il direttore generale «nell’esercizio della potestà discrezionale, può adeguarsi alla graduatoria, o disattenderla nominando il secondo ovvero il terzo classificato». 

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