Non solo la Sla: nasce la clinica per le malattie neuromuscolari

Ats e Fondazione Serena hanno sottoscritto il contratto per il nuovo Centro specialistico Nemo
Uno scorcio del complesso della Fondazione Richiedei di Gussago - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio del complesso della Fondazione Richiedei di Gussago - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Entro l’estate aprirà un Centro di alta specializzazione per le malattie neuromuscolari, patologie fortemente invalidanti come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), le distrofie muscolari e l’atrofia muscolare spinale.

La sede sarà all’interno della Fondazione «Richiedei» di Gussago dove sono già iniziati i lavori di adeguamento degli spazi.

L’Agenzia di tutela della Salute di Brescia, in seguito a bando pubblico di gara, ha affidato al Centro clinico NeMo (NeuroMuscolar Omnicentre) l’incarico di realizzare un luogo specializzato per la presa in carico globale delle persone con queste patologie. La procedura di gara si è conclusa lo scorso ottobre e vincitrice è risultata la Fondazione Serena che gestisce i Centri clinici NeMo già presenti a Milano, Roma, Messina ed Arenzano, in provincia di Genova. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il contratto tra Ats, nella persona del direttore generale Claudio Sileo e Centro clinico NeMO con il presidente Alberto Fontana.

Il Centro avrà una superficie di circa 1500 metri quadrati, con sedici posti letto di degenza ordinaria, di cui quattro ad alta complessità e quattro dedicati all’area pediatrica. Ogni paziente potrà avere accanto un familiare per tutta la durata della degenza, anche nelle ore notturne.

Oltre alla degenza ordinaria, al Centro NeMo le persone verranno seguite anche in regime di day hospital e ambulatorio e macroattività ambulatoriali complesse.

Nel Bresciano sono 2.637 le persone affette da malattie neuromuscolari degenerative e miastenia grave. Per Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare e Claudio Sileo, direttore generale Ats, «la sottoscrizione del contratto è un momento storico per Brescia perché è la prima tappa che porterà all’attivazione del nuovo Centro entro l’estate. Il percorso è iniziato con la volontà di Regione Lombardia di attivare e finanziare un nuovo centro a Brescia per migliorare la qualità di vita delle persone fornendo loro e alle famiglie un supporto clinico, assistenziale e psicologico. 

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