Non solo il negozio del calzino con le farfalle

Il negozietto di via Trieste ha aperto da un paio di settimane, ma alle spalle ci sono decenni di esperienza nel settore del calzificio
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Si può scoprire un mondo altamente creativo e sorprendente solo guardano con attenzione. Da calze di qualità e filati pregiati, possono nascere giacche, gonne, cravatte, guanti, accessori che tanto si amano, come sciarpe e colli morbidi e colorati. Una sorpresa chic.

Il negozietto (lo spazio è piccolo) si trova in via Trieste 43/C. Ha aperto da solo un paio di settimane, ma alle sue spalle ci sono decenni di esperienza artigianale nel settore del calzificio, nel distretto che un tempo era famoso al mondo, Botticino. Mary Chiaruttini deve la sua azienda al padre che inaugurò l'attività nel 1949. Nonostante la crisi, la DèPio (così si chiama anche il punto vendita) continua il suo cammino producendo calze da uomo (destinate all'Inghilterra) e da donna (esportate soprattutto in Giappone).

Questa la storia che oggi dà vita al «negozietto», dove le vetrine sono scale di legno, gli scaffali pieni di scatoloni numerati come un tempo e i prodotti sorprendenti perché costruiti con i macchinari delle calze e rifiniti a mano con pizzi e accorgimenti molto speciali. «Questo negozio che porta il nome della dinastia DèPio - racconta la titolare Mary - è un mio personale desiderio: quello di far conoscere ai bresciani quanto di bello e alla moda esce dalla creatività delle imprese locali». La collezione «Chic Appeal» comprende anche scarpe rifinite con il filato tipico delle calze, oltre ad una miriade di calzini, scalda muscoli e leggings che nascono da stilisti di livello.

«Spero di aver realizzato il sogno di molte donne che trovano forza nel gusto e nella libertà - ha concluso Mary Chiaruttini - di indossare calze che non imbriglino la personalità in tristissime nuance di microfibra. Meglio un calzino a righe o con le farfalle, se in seta o cachemire. Meglio anticipare le tendenze con idee innovative che guardano molto allo stile e alla qualità».

Wilda Nervi

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