«Non posso uscire o indossare jeans». Locale salva 15enne

Poteva solo andare a scuola, dopo quell’impegno doveva restare in casa insieme alla madre
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Nessun reato da perseguire, nessuna persona da denunciare. Ma una ragazzina, straniera, in forte difficoltà nell’integrarsi per via della rigida impostazione del padre.

Una adolescente cresciuta a Brescia che però non sapeva come fare per trovare un poco di serenità. Sono stati gli agenti del nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale cittadina ad intervenire in soccorso di una 15enne pachistana, in Italia dalla nascita e residente con i genitori e altri due fratelli a Mompiano, a cui i parenti non permettevano di fare cose che sono ritenute normali per una ragazzina: non poteva vedere la televisione, avere un telefonino o indossare i jeans e neppure uscire con gli amici.

«Poteva solo andare a scuola, dopo quell’impegno doveva restare in casa insieme alla madre» ha spiegato il commissario capo Davide Pedretti. 
La ragazza, che frequenta la prima superiore in un istituto professionale della città, ha raccontato il suo disagio ad una vicina di casa che l’ha indirizzata al comando della Polizia Locale di via Donegani.

In breve il personale ha informato della situazione Servizi Sociali e Procura per i Minorenni. Nei comportamenti dei genitori non sono stati ravvisati profili penali ma la ragazza ha manifestato tutto il suo disagio. 
Per questo, mentre i servizi sociali hanno avviato un percorso di mediazione culturale con la famiglia, la ragazza è stata temporaneamente affidata ad una comunità protetta. Una vicenda, si spera, risolta prima che degenerasse. 

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