Non c’è pace per Hina, via la foto dalla tomba: «Troppo scoperta»

Il fratello: «La nostra religione non lo consente». La 20enne fu uccisa dal padre nel 2006
Donata da un benefattore, la nuova lapide di Hina Saleem - © www.giornaledibrescia.it
Donata da un benefattore, la nuova lapide di Hina Saleem - © www.giornaledibrescia.it
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Uccisa e tormentata anche dopo la morte. Hina Saleem, la ventenne pakistana ammazzata 12 anni fa per le sue abitudini occidentali, non riesce a riposare in pace.

Neanche ora che ad indicare il luogo di sepoltura c’è una lapide degna, donata da un misterioso benefattore lo scorso giugno.

Su quella lastra di marmo al Vantiniano oggi l’immagine della ventenne non c’è più. A rimuoverla è stato il fratello maggiore, Suleman, diventato il capofamiglia dopo l’arresto del padre, condannato a 30 anni per omicidio.

Ed è lui stesso a spiegare il gesto, senza alcuna difficoltà: «L'ho tolta per questioni di decoro. Quella foto non andava bene. Hina era troppo spogliata, indossava una canottiera rosa e per la nostra religione non è rispettoso apparire così su una tomba. Anche nelle vostre chiese non si può entrare in quel modo». 

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