No Limits: a Brescia si corre saltando il fuoco

Paolo Callegari, Paola Pedrazzi e la squadra Cogito Ergo Sum hanno vinto la corsa estrema «Brescia No Limits»
Brescia No Limits
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Carboni ardenti, fiamme, alberi, rocce, laghetti, fiumi. Tra questi elementi è andata in scena la sesta corsa «Brescia No Limits» dell’associazione Run in Sportland.
 
Quasi quattrocento i corridori in gara su due percorsi, da 20 e 10 chilometri (il secondo non competitivo), in squadra o in solitaria, con partenza dall’oratorio di Sant’Eufemia. I runner hanno dovuto superare trespoli in legno, paglia infuocata, un «passo del leopardo» che ha messo a dura prova rotule e legamenti, ma anche grandi balle di fieno da saltare a tutta velocità.
 
La salita per la Val Carobbio ha poi segnato l’inizio della corsa vera e propria con una dura arrampicata. Tra stretti sentieri, scalando rocce e in pressing sui mille gradini del San Gottardo, i sopravvissuti hanno attraversato la bassa valle fino alla Maddalena.
 
A tagliare per primo il traguardo dei 20 chilometri è stato Paolo Callegari, che ha concluso l’impossibile percorso in un’ora e 58 minuti. Prima tra le donne la bresciana Paola Pedrazzi, mentre a spuntarla fra i team è stata la squadra Cogito Ergo Sum.

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