«No ad un nuovo supermercato»: assemblea pubblica

A Botticino minoranza fortemente critica: «Forti impatti su commercio locale, viabilità e inquinamento»
Il progetto: così è stato immaginato il supermercato in località Crocette - © www.giornaledibrescia.it
Il progetto: così è stato immaginato il supermercato in località Crocette - © www.giornaledibrescia.it
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«No ad un nuovo supermercato a Botticino». Il gruppo di minoranza «Scelgo Botticino» lo aveva già detto nelle commissioni e in Consiglio comunale, ora lo ribadisce con un’assemblea pubblica, che attiverà anche a una raccolta firme, indetta per stasera alle 20.30 nella Sala Carini, nell’omonima via a Sera.

Tutto parte dall’adozione della variante al Pgt approvata dalla maggioranza a fine settembre, e depositata all’abo pretorio a dicembre, attraverso la quale si autorizza l’insediamento di una struttura di vendita medio-grande in un immobile già esistente, in località Crocette, al confine con Rezzato, all’incrocio tra le vie Garibaldi e Almici.

Le dimensioni

«Da subito - spiega le motivazioni che hanno indotto a convocare l’incontro, Elena Maccaferri, consigliera di minoranza - ci siamo detti contrari a tale scelta, avanzando anche indicazioni e proposte, ma siamo sempre stati inascoltati. Quando noi abbiamo approvato il nuovo Pgt (l’attuale opposizione era alla maggioranza nella precedente tornata amministrativa, ndr) avevamo disposto che non si potessero costruire, sul territorio, nuove strutture di vendita medio-grandi, ma solo piccole, entro i 250 metri quadrati, come quelle già esistenti. Quella che si autorizza ora, con una variante che, con recupero di un edificio esistente, di questo cambia la destinazione d’uso in commerciale, è di 1.500 metri quadrati».

A preoccupare i promotori dell’assemblea è l’impatto che questo potrà avere sul commercio locale, ma pure su viabilità e inquinamento: «Davvero a Botticino serve un nuovo supermercato? L’intera provincia registra un esubero in tal senso e il nostro Comune non fa eccezione. Inoltre, questo verrebbe a sorgere a ridosso dell’incrocio, in una zona già delicata dal punto di vista viabilistico. Di norma, a richiedenti di simili realtà si chiedono opere di compensazione, di miglioria, mentre in questo caso non ve n’è traccia. Si poteva demandare la costruzione di una rotatoria, che a nostro tempo, in accordo con Rezzato, avevamo previsto, invece non se ne fa menzione. Si lascia il carico del traffico al semaforo, sostenendo che possa reggere l’incremento».

Osservazioni

Contestati anche oneri e definizione di superficie: «Quando si apre si deve dimostrare di disporre di area a parcheggio, qui quello che verrà realizzato entro la proprietà privata è stato considerato ad uso pubblico. Per aprire, poi, la proprietà verserà 15mila euro, quando l’ultimo supermercato aperto, che non supera i 250 metri quadri, ne aveva corrisposti 20mila; c’è stato uno scomputo delle somme dovute anche in termini di contributi di costruzione e oneri di urbanizzazione. Siamo contrari a tutto questo, abbiamo già depositato osservazioni, che illustreremo in assemblea insieme alla situazione, e apriremo una raccolta firme per invitare l’amministrazione a ripensarci prima dell’approvazione definitiva».

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