Nidi comunali, oltre 150 i bambini esclusi

Escono le graduatorie, scattano le preoccupazioni. E scaldano i motori le polemiche, con il Comitato dei genitori degli asili nido pronto a far sentire da subito la propria voce. La Loggia ha pubblicato ieri le graduatorie primarie definitive dei lattanti e dei divezzi iscritti nell’anno scolastico 2013-2014 agli asili nido comunali. Una serie di elenchi di nomi per ciascuna delle 13 strutture municipali, che informano le famiglie su quali bimbi sono stati ammessi a frequentare, dal prossimo mese di settembre, uno dei nidi pubblici e chi invece dovrà cercare una soluzione alternativa (se non restare in graduatoria in attesa che si liberi l’agognato posto).
Da un primo occhio, risulta che i piccoli (residenti in città) ammessi a frequentare gli asili comunali per la prima volta sono circa 190, con 122 richiedenti che per il momento non hanno trovato accoglimento delle loro domande. Tra i lattanti, invece, sono stati presi un centinaio di neonati, mentre altri 34 non risultano per ora ammessi. Per le famiglie non residenti, le speranze di essere presi sono ridotte al lumicino, se è vero che le domande arrivate, a parte una, non hanno in nessun caso «passato il turno».
Ora la prossima scadenza per i genitori dei piccoli ammessi (a esclusione della struttura Albero dei sogni) - la prima è stata il 6 giugno, con la chiusura definitiva delle iscrizioni - sarà il 5 luglio. Le famiglie dovranno così formalizzare l’ammissione alle strutture compilando un modulo (è scaricabile dal sito del Comune) e provvedere al pagamento della cauzione (si tratta di cento euro che verranno però restituiti al termine della frequenza, ma solo se in regola con tutti i saldi delle precedenti rette). Nel caso in cui i genitori non eseguissero queste procedure, non confermando quindi l’ammissione entro il 5 luglio, si procederà con l’ingresso del nominativo che segue nella graduatoria.
I nuovi amministratori, in particolare il neo assessore al welfare Felice Scalvini (nominato ieri) - si troverà quindi sul tavolo da subito la prima questione da dirimere. Nello specifico, bilancio alla mano, dovrà decidere sul rinnovo o meno delle convenzioni con le strutture private, una questione sulla quale la precedente Giunta Paroli non aveva assunto quest’anno alcuna determinazione. E poi ci sarà la petizione del Comitato genitori, che chiedeva di stoppare l’aumento del 7% delle rette, incremento stabilito nell’ultimo anno, e di reintrodurre le riduzioni percentuali previste per le assenze dei bambini dall’asilo fin dal primo giorno. «In un primo momento - spiega Rocco Bortoletto del Comitato - avevamo pensato di ritirare la petizione, perché pensavamo di trattate con l’assessore, ma poi ad aprile l’abbiamo depositata. Peccato che non sia mai stata discussa. Ora, con la nuova Amministrazione, speriamo di trovare un interlocutore più disponibile, al quale chiederemo di ascoltarci e di assecondare le nostre due richieste, cui magari ne aggiungeremo delle nuove».
Nel frattempo, il dato inconfutabile è quello di una lenta, ma costante, diminuzione di iscritti. Segno che le famiglie bresciane sono ancora in difficoltà a causa della crisi e, potendo, rinunciano a iscrivere i bimbi al nido.
Giuliana Mossoni
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