Nella villa «Liberty» una serra di marijuana

Doveva essergli sembrato il nascondiglio perfetto. E infatti per anni ha potuto lavorare senza che nessuno se ne accorgesse. Poi però i Carabinieri lo hanno messo sotto sorveglianza e hanno trovato la sua base operativa: efficiente, super tecnologica e nascosta dove nessuno sarebbe andata a cercarla.
Era infatti ospitata da un appartamento di una elegante villa in stile Liberty, con i soffitti affrescati e i mobili antichi, in una rinomata zona residenziale alle porte del centro la serra per la coltivazione indoor di marijuana che i carabinieri della Compagnia di Brescia hanno scoperto, sequestrato e smantellato arrestato il pregiudicato 33enne che la gestiva. Una vecchia conoscenza dei militari dell’Arma che nel 2019 lo avevano arrestato con una decina di chili della stessa sostanza.
A lui i militari sono arrivati monitorando uno dei suoi clienti e, dopo una vendita, lo hanno bloccato con addosso le chiavi della villa. All’interno è stato trovato un impianto che forniva, automaticamente, acqua, luce e ventilazione ad una settantina di piante. Climatizzatori e aspiratori permettevano di ottenere fino a quattro raccolti all’anno. Per entrare nelle stanze nei momenti in cui le infiorescenze erano a piena maturazione il 33enne utilizzava bombole e maschere e, con un impianto di videosorveglianza, controllava da remoto tutto quello che accadeva. Dopo l’udienza per direttissima per il coltivatore è stata disposta la custodia in carcere.
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