Nel marmo del Famedio i nomi di monsignor Foresti e padre Gibellini

«Le loro vite degne di essere ricordate». Così ha detto la sindaca di Brescia presentando l’iscrizione delle due forti personalità bresciane
NUOVI NOMI NEL FAMEDIO
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«Le loro vite sono degne di essere ricordate». Così ha detto la sindaca Laura Castelletti presentando l’iscrizione al Famedio, il Pantheon del cimitero Vantiniano, del vescovo Bruno Foresti e di padre Rosino Gibellini.

Due personalità straordinarie, così diverse (per temperamento e approccio alla loro missione pastorale) eppure così simili, praticamente uguali, nella tenace e appassionata fedeltà alla Chiesa (certo) e al Concilio Vaticano II.

  • La cerimonia al Femedio
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«I nomi che leggiamo qui attorno a no - ha sottolineato la sindaca Castelletti - sono quelli di uomini e donne che hanno dato un contributo alla storia e alla nostra storia bresciana. Rileggere i loro nomi, e ripensare alle loro vite, deve essere per noi occasione per riflettere su cosa possiamo fare noi per la nostra comunità».

 

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