Nel Bresciano differenziata raddoppiata in dieci anni

Regione e Arpa presentano i dati 2020: bresciani sempre più ricicloni, ma ancora alta la spazzatura prodotta
RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 77%
AA

I Comuni bresciani si scoprono sempre più ricicloni, ma resta alta la quantità di spazzatura prodotta da ciascuno di noi. La raccolta differenziata, nel Bresciano, è arrivata al 77,3%, dato riferito al 2020 e quasi raddoppiato nell’arco di dieci anni: nel 2010 la percentuale era infatti del 43,15% e nel 1998 si partiva da un misero 19%.

Segno che di strada ne è stata fatta. Ma la produzione di rifiuti urbani pro-capite è tra le più alte in Lombardia, 523,3 chilogrammi l’anno, segno che sul fronte della prevenzione c’è ancora molto da fare. Migliora anche il recupero dei rifiuti speciali (industriali), ma anche in questo caso Brescia si conferma la capitale degli inerti, producendo e gestendo un quarto del totale lombardo.

La capacità di recupero è cresciuta all’85,5%, ma ancora troppi rifiuti speciali finiscono in discarica. È la fotografia di Regione e Arpa Lombardia che ieri hanno presentato due report: quello sui rifiuti urbani 2020 e quello sui rifiuti speciali 2019. Dati, va detto, già inseriti nei rapporti Ispra pubblicati negli scorsi mesi (e già illustrati su queste pagine). Ma i report regionali consentono un confronto tra province e tratteggiano l’evoluzione del corso degli anni. «Mentre ci si poteva aspettare - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo - che il lockdown generasse un aumento nella produzione dei rifiuti urbani, nel 2020 la produzione è calata del 3,4% rispetto al 2019. Cala anche del 2,1% la produzione pro capite.

La Lombardia resta fra le regioni più virtuose per la raccolta differenziata che raggiunge il 73% e per il recupero di materia ed energia che arriva al 90%. Inoltre, è cresciuto anche il recupero di rifiuti speciali. A conferma che siamo all’avanguardia in tema di economia circolare». 

In Lombardia, come nel resto del Paese, nel 2020 le misure per contrastare l’emergenza Covid hanno influito in maniera significativa sui consumi e, di conseguenza, anche sulla produzione dei rifiuti urbani che, con un totale di 4.677.223 tonnellate, ha fatto registrare una flessione del 3,4% rispetto al 2019. In termini di produzione pro-capite nel 2020 ogni singolo cittadino lombardo ha prodotto 469,3 chilogrammi di spazzatura (1,29 kg al giorno), il 2,1% in meno rispetto al dato 2019. Brescia, come detto, con 523,3 chilogrammi è la seconda provincia lombarda per produzione pro capite (fa peggio solo Mantova), sebbene il trend sia in discesa dal picco del 2008 (610 kg pro-capite).

Limone resta il Comune bresciano con la maggior produzione pro-capite (2.100 chilogrammi per abitante nel 2020), dato legato alla spazzatura prodotta dai turisti. Non a caso i dati più alti si registrano nei comuni gardesani. È invece Trenzano il Comune dove si produce meno spazzatura, 284,8 chilogrammi l’anno ad abitante.

Con una percentuale del 77,27% Brescia fa meglio della media regionale (73,3%) ed è 17esima nella classifica nazionale. Tra i Comuni Acquafredda si conferma al top (93,3%), Corteno Golgi è fermo al 33%. A livello di province lombarde, fanno meglio di Brescia: Varese, Cremona, Monza, Bergamo e soprattutto Mantova, che raggiunge l’87%. Il recupero di materia ed energia diretto, a livello regionale, si attesta all’85%.

Nel 2020, spiega Arpa, sono state 2.396 le tonnellate di rifiuti urbani lombardi finite in discarica: lo 0,05% del totale. «A conferma del successo delle politiche di azzeramento della discarica» ha sottolineato Cattaneo. Industriali. Ma non ci sono solo i rifiuti urbani. Anzi, quelli speciali prodotti in Lombardia valgono quattro volte tanto: 18,9 milioni di tonnellate quelle prodotte nel 2019, il 23% della produzione nazionale. Ma la gestione è ben più ampia, visto l’elevato numero di impianti di trattamento nel territorio. Negli impianti lombardi sono state gestite 46 milioni di tonnellate di speciali, 39 milioni sottoposte ad operazioni di recupero. Ma ben 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti industriali sono finiti in discarica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia