Nel 2023 arriva il Museo del Risorgimento Leonessa d'Italia

Racconterà 150 anni di storia e sarà interattivo e multimediale: ecco come sarà l'allestimento con l'ingresso nel Piccolo Miglio in Castello
Grande Miglio. Sono iniziati i lavori di sistemazione strutturale - Foto © www.giornaledibrescia.it
Grande Miglio. Sono iniziati i lavori di sistemazione strutturale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dal ritratto di Napoleone dipinto da Andrea Appiani alla medaglia d’argento per la partecipazione di Brescia alla Resistenza. In mezzo 150 anni di storia politica, militare e sociale della città raccontata attraverso un centinaio di reperti, ma soprattutto con parole e immagini in forma digitale. Per dare vita a una installazione narrativa, dinamica, moderna, multimediale, sempre aggiornabile. Ordinata per temi, che richiamano il nostro tempo.

Questo sarà il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia pronto per l’avvio del 2023, anno di Brescia e Bergamo Capitali italiane della Cultura. Il progetto dei lavori sul Piccolo e Grande Miglio e l’allestimento sono stati presentati ieri. Il cantiere in Castello è stato aperto in novembre, da giugno ad ottobre si prevede di acquisire arredi e supporti per poi collocare le installazioni, i reperti e le opere d’arte.

Come sarà il nuovo museo

L’ingresso avverrà dalla Fossa Viscontea nel Piccolo Miglio, che al piano terra avrà reception, biglietteria, bookshop, ufficio, mentre il soppalco accoglierà una sala riunioni-laboratorio didattico. Le tre navate con il soffitto a volte del Grande Miglio, uno spazio di circa seicento metri quadrati, ospiteranno il Museo. La struttura architettonica sarà sempre visibile. Si tratterà di un allestimento leggero, per «un percorso più immersivo ed emozionale che contemplativo», ha spiegato l’architetto Paolo Rigamonti, fondatore dello Studio Limiteazero che ha pensato l’esposizione per conto di Fondazione Brescia Musei. La narrazione non sarà per senso cronologico, ma per temi definiti, che parlano ancora - eccome - al nostro tempo.

I temi

Otto sezioni che racchiudono biografie individuali e collettive, dinamiche sociali e politiche, arte e letteratura, avvenimenti legati a Brescia, ma anche all’Europa. Eccoli, in ordine di successione: Rivoluzione (dalla Repubblica Bresciana del 1797 alla Restaurazione), Dissenso (la formazione delle élite risorgimentali), Insurrezione (il 1848-1849, con le Dieci Giornate), Guerra (la Prima e la Seconda per l’indipendenza), Unità (la fine della dominazione austriaca), Partecipazione (l’epopea garibaldina e la III Guerra di indipendenza), Mito (la costruzione del mito risorgimentale, l’età zanardelliana, la modernizzazione di Brescia), Eredità (la Prima guerra mondiale, il fascismo, la Rsi, la Resistenza e la Repubblica).

Un'installazione interattiva e digitale

L’interno. La sala del Grande Miglio caratterizzata da pilastri e arcate: qui ci sarà l’allestimento
L’interno. La sala del Grande Miglio caratterizzata da pilastri e arcate: qui ci sarà l’allestimento

L’allestimento è concepito come una installazione. I grandi dipinti ottocenteschi saranno le quinte scenografiche di un teatro della storia. Fra gli altri, verranno esposti il Napoleone di Appiani, la Pia dei Tolomei di Eliseo Sala, Episodi delle X Giornate di Faustino Joli, Gli Zuavi sugli spalti di Brescia di Angelo Inganni, Anita Morente di Pietro Bouvier e, novità, la Battaglia di Solferino di Beaucé che la Fondazione Brescia Musei sta acquisendo da un privato per 100mila euro. Bandiere, uniformi, medaglie, documenti, armi, cimeli, ceramiche, fotografie saranno collocati in un contesto multimediale. Il direttore di Brescia Musei, Stefano Karadjov, ha parlato di «paesaggi sonori, video di approfondimento, letture di brani letterari». Al centro del percorso espositivo, accessibile da ogni punto, sarà collocato l’Atlante Storico interattivo che consentirà di approfondire le vicende geopolitiche che hanno portato all’Europa contemporanea.

Un allestimento pensato per tutti, con uno sguardo particolare alle scolaresche e alle nuove generazioni. Aggiornabile grazie ai contenuti digitali che potranno presentare documenti diversamente non visibili per ragioni di conservazione e di spazio. Fra l’altro, verrà creata un’app che, partendo dal Museo, consentirà di approfondire itinerari e monumenti cittadini.

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