'Ndrangheta: inchiesta «Pesci», 6 scarcerati

L’operazione «Pesci» della Dda bresciana aveva messo nel mirino le infiltrazioni nelle istituzioni e nell’economia lombarde
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La terza sezione penale del Riesame del Tribunale di Brescia ha annullato la misura cautelare di custodia in carcere per sei delle dieci persone arrestate nell’ambito dell’operazione «Pesci» della Dda bresciana contro le infiltrazioni della ’Ndrangheta nelle istituzioni e nell’economia lombarde.
 
Sono stati scarcerati l’imprenditore mantovano Antonio Muto, i fratelli Rosario e Salvatore Grande Aracri di Brescello (Reggio Emilia), Giuseppe Lo Prete di Borgo Virgilio (Mantova), Gaetano Belfiore di Brescello e Moreno Nicolis di Verona.
 
Tutti erano accusati di estorsioni aggravate dal metodo mafioso, ma per loro il magistrato ha rilevato un «difetto della gravità indiziaria». Restano ancora in carcere Ennio e Danilo Silipo di Catanzaro, Paolo Signifredi di Parma e Antonio Rocca di Borgo Virgilio. 

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