Narcotraffico: presi 2 latitanti a Manchester e Tirana

Entrambi erano latitanti, destinatari di ordinanze di custodia cautelare emesse nel corso di operazioni della Procura di Brescia
Latitanti bloccati dalla Guardia di Finanza
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Uno era a Manchester, in Inghilterra, l’altro a Tirana, Albania. Entrambi erano latitanti, destinatari di ordinanze di custodia cautelare emesse nel corso di operazioni anti-narcotraffico. Entrambi sono stati arrestati grazie a un lavoro in team tra la Guardia di Finanza di Brescia, l’Interpol e la Polizia inglese e albanese.
 
Il primo è un cittadino ghanese (J.F. le iniziali, latitante da quasi tre anni. Era coinvolto nell’operazione «Benedetta», indagine nata da una costola della maxi-operazione «Elefante Bianco» della Procura della Repubblica di Brescia, durante la quale erano finite in manette 13 persone ed erano stati sequestrati oltre 5 chilogrammi di cocaina.
 
L’uomo, all’epoca sfuggito alla cattura, è accusato di essere un corriere internazionale al soldo di un gruppo criminale sudamericano che faceva giungere a Brescia 4/5 chilogrammi di cocaina ogni mese attraverso la Spagna. La droga veniva venduta tra Brescia e Verona. Lo scorso gennaio l’africano è stato individuato in Inghilterra. Grazie alla collaborazione della Polizia britannica e all’intervento dell’Interpol, l’uomo è stato localizzato a Manchester e il 21 marzo è stato tratto in arresto per essere estradato.
 
Era latitante da meno tempo, ossia dalla scorsa estate, il cittadino albanese (S.T. le iniziali, a Brescia di casa a Mazzano), ricercato nell’ambito dell’operazione «Ticket Restaurant» della Procura bresciana (15 arrestati per reati legati al traffico di droga, 7 arrestati in flagranza di reato, 6 chili di droga sequestrati tra cocaina ed hashish).
 
L’uomo è stato arrestato a Tirana dalla Polizia locale. Il ricercato, dopo le catture dell’estate, si era rifugiato nella città d’origine sperando di non essere rintracciato. Una speranza che si è rivelata vana lo scorso 22 marzo, giorno dell’arresto. Il cittadino albanese è accusato di aver fornito grandi partite di cocaina alle locali organizzazioni criminali, che poi provvedevano alla distribuzione della droga nella zona est della provincia di Brescia.

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