Muscoli e anabolizzanti, anche Brescia nella rete del doping

Atleti, farmacisti, infermieri, personal trainer e gestori di palestre coinvolti in un'inchiesta sul traffico di anabolizzanti e stupefacenti
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Ha portato al sequestro di un migliaio di compresse e di 300 fiale di farmaci ad azione dopante l'operazione Big Bull condotta dai carabinieri del Nas di Perugia. Disposti gli arresti domiciliari per un body builder perugino di 35 anni ritenuto uno dei canali di approvvigionamento. Obbligo di dimora invece, a Torino, per la sua compagna. I carabinieri hanno quindi eseguito 26 perquisizioni nei confronti di frequentatori di palestre, modelli e personal trainer (per la maggior parte umbri anche se residenti in altre zone d'Italia) tutti indagati per compravendita illegale e cessione di farmaci anabolizzanti e stupefacenti nonché per ricettazione. L’operazione ha interessato le province di Brescia, Milano, Torino, Perugia, Ancona e Ragusa

I provvedimenti - è stato spiegato in una conferenza stampa oggi a Perugia - rappresentano gli sviluppi di un’indagine avviata nel 2013 e conclusa a settembre con il sequestro di 5 mila pasticche e 2 mila fiale di medicinali ad azione anabolizzante. Secondo gli investigatori del sodalizio facevano parte quattro tra preparatori e body builder dediti al traffico clandestino di anabolizzanti. 

Esaminando i documenti acquisiti in quella fase, i tabulati telefonici e anche i contatti via WhatsApp i carabinieri del Nas hanno ampliato l'indagine. Il body builder finito ai domiciliari (per esercizio della professione medica, falso e violazione della normativa antidoping) era stato tra l'altro indagato nel precedente troncone. Tra i farmaci sequestrati figurano i prodotti più diversi, come steroidi, anabolizzanti, ormone della crescita e cortisone. Che venivano reperiti tramite farmacie, alcune risultate compiacenti, e su internet. Tra le confezioni sequestrate alcune sono risultate provenire da Inghilterra, Grecia, India e Moldavia.

 

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