Motorizzazione, tra 5 anni via un terzo dei dipendenti

Giovedì l’audizione in Regione dei direttori Umc. I Cinque Stelle: «Si deve abolire il Pra»
Un tecnico addetto al controllo dei camion in via Grandi - © www.giornaledibrescia.it
Un tecnico addetto al controllo dei camion in via Grandi - © www.giornaledibrescia.it
AA

Dopo l’audizione del direttore generale della Motorizzazione ing. D’Anzi a Roma in Commissione Trasporti per fare il punto sul Documento unico e le difficoltà che si riscontrano negli uffici della Umc anche a Brescia, giovedì in Regione sono stati auditi il direttore generale della Dgt Nord Over e i due direttori di Brescia e Bergamo, dott. Francesco Greco e l’ing. Vincenzo Valenti. L’audizione è stata organizzata dalla V Commissione ed è stata gestita dal consigliere Claudia Carzeri su richiesta di di esponenti di 5 Stelle.

Nel corso dell’incontro sono emerse importanti novità dalle parole dell’ing. Giorgio Callegari che ha presentato, tra gli altri temi, il contenuto di una relazione ministeriale che offre uno spaccato del futuro della servizio delle Motorizzazioni. Tra gli elementi che emergono il fatto che in assenza di nuove assunzioni (che ad oggi non paiono previste) tra 5 anni (al termine del 2026) «non considerando nuove possibili assunzioni, nella D.G.T. del Nord Ovest è prevista una riduzione dell’organico di 150 unità con la perdita, nello specifico, di 97 esaminatori e 48 tecnici».

A Brescia, a fronte degli attuali 34 dipendenti (di cui 11 tecnici, 26 abilitati e 25 esaminatori) la proiezione prevede la riduzione a 23 dipendenti di cui 17 abilitati, 5 tecnici e 17 esaminatori. Da qui l’appello dell’ing. Callegari affinché «gli enti locali consentano l’estrazione dalle loro graduatorie di professionalità idonee ad essere assunte in Motorizzazione».

Pena la netta riduzione di servizi erogati. E proprio su questo fronte si sono misurati i consiglieri, con Dino Alberti di 5 Stelle che sul Documento Unico ha dichiarato come «la semplificazione passa dal potenziamento della Motorizzazione e dall’abolizione del Pra, non dalle agenzie private. Al dibattito hanno partecipato anche i referenti di FAI, (con il presidente bresciano Piardi), di Federmotorizzazione, Confarca e Unasca.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

«Auspicavamo che l’introduzione del Du semplificasse la vita dei cittadini, ma purtroppo constatiamo che così non è. Come Movimento 5 Stelle chiedevamo l’eliminazione del Pra, un unicum a livello europeo, al fine di sveltire la gestione delle pratiche automobilistiche rendendole accessibili direttamente ai cittadini attraverso la digitalizzazione. Invece abbiamo riscontrato in tale ambito l’ormai preponderante ruolo ricoperto dalle agenzie di consulenza private. A nostro modo di vedere si tratta di una pesante esternalizzazione delle funzioni pubbliche, che invece di essere snellite vengono riportate in capo a soggetti privati ormai divenuti, dopo 5 anni intoccabili.

È una stortura pesante del sistema dei servizi pubblici. Senza considerare che invece di rimuovere un attore, il Pra, lo Stato ne ha di fatto introdotto uno nuovo: le agenzie private. In questo scenario poco o nulla è stato fatto per la Motorizzazione. Il personale è ridotto all’osso, in particolare a Brescia dove la riduzione di organico è stata di oltre la metà. La vera sburocratizzazione passa dal potenziamento della Motorizzazione e dall’abolizione del Pra, non dall’esternalizzazione di funzioni presso le agenzie private» ha concluso Alberti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia