Motorizzazione, 7.300 «fogli rosa» in attesa dell’esame per la patente

In media i tempi di attesa a Brescia sono di tre mesi per la teoria e di quattro per la prova di pratica, in tutto ne servono quasi 8
La sede della Motorizzazione di Brescia dove si svolgono gli esami di teoria per la patente © www.giornaledibrescia.it
La sede della Motorizzazione di Brescia dove si svolgono gli esami di teoria per la patente © www.giornaledibrescia.it
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«Una media di 90 giorni dall’iscrizione per poter accedere all’esame di teoria in Motorizzazione e almeno di 120 giorni per vedersi fissata la data del secondo esame, quello di guida». Per poter prendere una patente di categoria B, per l’auto, a Brescia ci vogliono quindi in media da sette a otto mesi.

È sommando poi i tempi delle attese con un minimo di settimane necessarie alla preparazione, teorica e pratica, degli allievi, che si arriva, nei casi peggiori, ai 12 mesi necessari per ottenere il permesso di guida.

Il carico

E ad oggi si contano «pendenti» ben 7.318 «fogli rosa», ossia persone in attesa di poter sostenere l’esame di pratica. Esame durante il quale, in ogni sessione, un esaminatore può analizzare nove candidati la mattina e sei al pomeriggio a causa dei tempi e dei limiti imposti dalla norma. Il tutto in genere in regime di straordinario, così da poter permettere durante la settimana di svolgere anche le pratiche ordinarie dell’ente. «A questo si aggiunge che sono solo 24 i tecnici che possono essere impiegati per gli esami tra gli organici disponibili della Motorizzazione» spiegano dagli uffici. Con i tempi così lunghi e i numeri così «importanti» il rischio è che se si viene respinti ad uno dei tre possibili appelli ci si vede magari scadere il foglio rosa che quindi va rinnovato con ulteriori costi.

L’attesa

«Va poi detto che sommando i tempi delle attese con un minimo di settimane necessarie alla preparazione degli allievi, teorica e pratica, si rischia di arrivare, nei casi peggiori, ai 12 mesi necessari per ottenere una patente» come spiegano i ragazzi in questi giorni in coda fuori dagli uffici della Motorizzazione, in attesa degli esami di teoria.

Qui le facce sono tirate: poco prima gli ispettori dell’ente hanno trovato un candidato attrezzato di minitelecamera nascosta e di apparati di trasmissione utili a ricevere con un sistema a vibrazione le risposte da remoto. Fermato dai tecnici ha abbandonato l’attrezzatura e in, assenza di una pattuglia di polizia che lo fermasse per denunciarlo, ha guadagnato la porta e se ne è andato, provocando un ritardo nell’avvio della sessione d’esame. «Capita quasi tutti i giorni anche da quando due mesi fa è stato installato il sistema di individuazione facciale» confermano da via Grandi.

In realtà pare che una vera e propria diffusione del sistema della sostituzione di persona per l’esame sia attivo più che altro a Cremona. Qui sono moltissimi gli stranieri che accedono all’esame. Una situazione che ha lasciato pensare che possa operare un’organizzazione dedita al meccanismo del supporto «esterno» ai candidati all’esame teorico. Un allarme su cui la direzione della Motorizzazione, da novembre in campo al dott. Simone Comi (che guida Brescia, Cremona e Mantova), già comandante di Polizia Locale in Lombardia - ha avviato un occhio di riguardo per prevenire eventuali frodi.

Quella della Motorizzazione pare, nonostante la forte riduzione di organico, una vicenda destinata a rientrare alla normalità. I tempi restano mediamente lunghi, ma da parte degli uffici si è assistito al tentativo in questi mesi di far ripartire la macchina amministrativa par. tra mille difficoltà di sistemi informatici e gli sportelli che hanno operato con orari ridotti.

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