Morsa da un cane in Kenya, ora la manager bresciana di Briatore è accusata di estorsione

Ad aprile 2023, fuori dal resort Lion in the sun di Malindi, Chetrin Gelmi è stata ferita al polpaccio dall'animale di un'avvocata bergamasca
La strada a Malindi all'esterno del resort di Briatore gestito dalla bresciana
La strada a Malindi all'esterno del resort di Briatore gestito dalla bresciana
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Da una parte c'è un'avvocata di Bergamo per cui è scattato il ritiro del passaporto e l'accusa di omessa custodia di animali a Malindi. Dall'altra parte c'è una bresciana, dal 2019 manager director del resort di Briatore «Lion in the Sun», morsa ad un polpaccio proprio dal cane della bergamasca.

I fatti risalgono al 16 aprile del 2023, quando uno dei cinque cani della avvocata Rita Duzioni, uscito dall'Adamson Place, residence dove la 58enne soggiorna parte dell'anno, ha azzannato Chetrin Gelmi, che da Brescia si è trasferita a Malindi sette anni fa. L'avvocatessa non era in Kenya, ma l’accusa è scattata lo stesso.

La ricostruzione

Duzioni ha adottato i cinque cani che utilizza per fare la guardia al residence e che, in sua assenza, sono curati dal personale di servizio. Il 16 aprile scorso Gelmi è stata morsa da uno degli animali, mentre usciva dal resort di Briatore. La ferita ha richiesto dieci punti di sutura.

«In quel periodo ero stata contattata dalla Gelmi e avevamo concordato un risarcimento di 400 euro, che avevo versato, ricevendo un messaggino di ricevuta che però purtroppo non ho più», racconta l'avvocata. Poi una serie di mail con la manager bresciana e quando Duzioni è tornata a Malindi ha scoperto che la polizia turistica voleva vederla.

«Quando mi sono presentata mi hanno fermata - racconta ai giornali - mi hanno preso le impronte digitali, mi hanno notificato il capo di imputazione e mi hanno trasportata in tribunale. Qui hanno stabilito una cauzione e mi hanno ritirato il passaporto». Poi, durante il processo «il legale della querelante mi ha mostrato un foglio con il quale mi ha chiesto il pagamento dell'equivalente di 20mila euro per ritirare la denuncia e farmi riavere il passaporto».

Da qui la controdenuncia dell'avvocata con la quale Gelmi e il suo avvocato sono accusati di estorsione. Inoltre Duzioni chiede anche di riavere il passaporto e di poter tornare in Italia. Gelmi non vuole esporre il suo punto di vista: «C’è un processo in corso - ha detto soltanto - e non voglio entrare nel merito dei fatti».

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