Moreni commissario, c’è il nullaosta: un mese per l’incarico

Il Mef ha firmato la nomina, ora manca solo l’imprimatur della Corte dei Conti
Roberto Moreni con il sindaco di Brescia, Emilio De Bono © www.giornaledibrescia.it
Roberto Moreni con il sindaco di Brescia, Emilio De Bono © www.giornaledibrescia.it
AA

Il primo nullaosta, quello più spinoso perché intrecciato ai retroscena politici, è arrivato alle orecchie di sindaco e assessore ieri mattina: il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef) ha vergato il documento per riaffidare a Roberto Moreni l’incarico di commissario straordinario per il Sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro.

E se da un lato la buona notizia ha rassicurato la Loggia, dall’altro la Leonessa ha comunque davanti a sé un altro periodo di attesa. Il documento, infatti, deve ora essere vagliato dalla Corte dei Conti - come vuole la prassi - per la «verifica di legittimità». L’organismo ha ora in tutto un mese di tempo per compiere gli approfondimenti del caso e per deliberare a sua volta rendendo così di nuovo operativo il mandato di Moreni. L’incarico, ufficializzato da Roma tre mesi più tardi rispetto a quanto promesso dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, resta quindi di fatto al momento ancora congelato. Tradotto: almeno per altri trenta giorni Moreni non potrà firmare atti e svolgere il suo ruolo, a meno che la Corte dei Conti non scandagli la pratica in anticipo rispetto alla scadenza che la legge consente.

Sul caso si era espresso pochi giorni fa anche il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, che aveva promesso, se necessario, che sarebbe intervenuto anche lui. 

A tirare un sospiro di sollievo è l’assessore all’Ambiente, Miriam Cominelli: «Sono molto contenta per questa buona notizia, specie perché il lavoro del commissario è sempre stato di grande collaborazione e valorizzazione reciproca con l’Amministrazione». Tre priorità. Un lavoro, quello di Moreni, che in questa fase è determinante per proseguire con il progetto di bonifica del polo industriale di via Milano. Sul tavolo, infatti, ci sono già tre atti in sospeso che solo il commissario può gestire: l’integrazione del contratto di incarico ad Aecom, che deve effettuare nuove indagini sull’area; la deroga per la consegna dello studio propedeutico alla bonifica del sito e il pagamento della società.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia